DOPPIA INVERNALE NEL TIEN SHAN. UNA SPEDIZIONE DA RUSSIA E KIRGHIZISTAN SALE IL KHAN TENGRI (7.010 m), IL 26 GENNAIO, E POBEDA (7.439 m) L’8 FEBBRAIO.
Le spedizioni alpinistiche invernali non si limitano solo agli ottomila o all’Himalaya. Anche la catena montuosa del Tien Shan, tra Kyrgyzstan e Kazakhstan e Cina, sta vivendo un’intensa stagione alpinistica.
Il team proveniente da Russia e Kirghizistan, composto da Serguey Seliverstov, Mikhail Danichkin, Semion Dvornichenko e Alexey Usatykh ha completato la doppia salita invernale di Khan Tengri (7.010 m) e Pobeda (7.439 m), ad un paio di settimane di distanza l’una dall’altra.
Il Khan Tengri (7.010 m), il 26 gennaio
Gli alpinisti del Kirghizistan, Serguey Seliverstov, Mikhail Danichkin, Semion Dvornichenko e il russo Alexey Usatykh, mirano a completare il progetto Snow Leopard in inverno (salire fino a cinque 7000 dell’ex Unione Sovietica tra la fine di dicembre e marzo). Il quartetto ha già raggiunto nell’inverno 2016 il Lenin Peak (7.134 m) nel Pamir e per quest’inverno si era prefissato come obiettivi due vette del Tien Shan: il Khan Tengri e Pobeda.
Sono partiti da Bishkek il 12 gennaio, verso la base del ghiacciaio Inylchek Sur (4.100 m), campo che hanno utilizzato per entrambe le spedizioni. La loro prima destinazione è stata il Khan Tengri ma il cattivo tempo non ha dato loro tregua nella prima settimana. Sfidando il maltempo e il forte vento, hanno deciso di partire per la vetta il 24 gennaio.
Quel giorno hanno montato il loro C1 a 5.350 m. Il giorno successivo, hanno progredito a quota 5.800 metri, dove hanno trascorso la loro seconda notte, all’interno di un rifugio di neve. Infine, il 26 gennaio sono riusciti a raggiungere la vetta – sfidando il vento fortissimo per poi tornare al loro rifugio di neve.
Con l’occasione, segnaliamo che quest’inverno, anche Denis Urubko, in spedizione al Khan Tengri con Jacek Teler, ha raggiunto la vetta del Khan Tengri il 29 gennaio.
Il Pobeda (7.439 m), l’8 febbraio
Nuovamente al campo base dell’Inylchek Sur, i quattro alpinisti si sono presi un paio di giorni di riposo, con un occhio al loro prossimo obiettivo, il vicino Pobeda. L’altezza massima del Tian Shan era stata raggiunta, prima, solo una volta in inverno, nel 1990, da Valeri Khrishchaty, accompagnato da Eduard Myslovski.
Il 4 febbraio, Sergey Seliverstov, Mikhail Danichkin, Semion Dvornichenko e Alexey Usatykh hanno annunciato di aver raggiunto i 6.100 metri al loro primo tentativo. Il 6 febbraio si sono portati a quota 6.950 metri, resistendo a temperature di -41° C del pomeriggio. Quella notte, i venti si sono intensificati, e gli alpinisti hanno temuto di dover porre fine all’attacco. Tuttavia, la mattina dell’8 febbraio il risveglio è stato più dolce e il quartetto ha continuato a salire raggiugendo la cima della montagna.