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7 Agosto 2020

Ambiente e Territorio

“La Montagna in rete”. Le analisi e le proposte nel dossier Uncem per vincere il divario digitale

Fonte: locandina dossier Uncem “La Montagna in rete”

Banda ultralarga, TV e telefonia mobile: necessita un patto tra enti locali e imprese

Occorre un patto nuovo tra imprese delle telecomunicazioni ed Enti locali per vincere il digital divide. Non senza uno Stato che investe per colmare le sperequazioni territoriali. È quanto emerge dal dossier “La Montagna in rete” presentato da Uncem, Consorzio Caire, Fondazione Montagne Italia.

Duecento pagine di analisi, numeri, proposte, dati e documenti che ripercorrono anni di impegno dell’Unione dei Comuni, degli Enti e delle Comunità montane per vincere il divario digitale, vera emergenza per Alpi e Appennini.

Alla presentazione è intervenuta il Ministro per la Digitalizzazione Paola Pisano che ha ribadito l’importanza dell’accordo sottoscritto dal suo Ministero con Uncem, due settimane fa agli Stati della Montagna a Roccaraso, per affrontare le necessità dell’infrastrutturazione tecnologica dei territori e parallelamente portare nuovi servizi alle comunità, alle imprese, alla Pubblica Amministrazione.

A presentarlo – in diretta dalla sala consigliare del Comune di Val di Chy (TO) – sono stati Giampiero Lupatelli, economista e vicepresidente del Consorzio Caire, e Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.

Scarica liberamente il dossier Uncem “La Montagna in rete”

I numeri nel dossier “La Montagna in rete”

1,5 milioni di euro stanziati nella legge di bilancio 2020 per nuovi tralicci per ripetitori di telefonia mobile
1200 i Comuni, le località, i borghi, le frazioni in Italia, mappati da Uncem, con difficoltà nel telefonare e inviare messaggi (a fronte di 1450 segnalazioni ricevute)
3.342 i Comuni italiani interessati dal Piano banda ultralarga, gestito da Infratel
232 Comuni in progettazione definitiva per il Piano BUL
1380 Comuni in esecuzione per il Piano BUL
577 Comuni collaudabili entro il 2020 per il Piano BUL
669 Comuni in Italia senza adeguata copertura per la telefonia mobile, 510 dei quali classificabili come montani. Sono il 9,4% dei Comuni italiani ma il 14,9 dei Comuni montani nei quali ultimi risiede quasi 1,3 milioni di abitanti.
120 Comuni piccoli italiani dove gli operatori sono “obbligati” a portare il 5G
10 i “borghi del futuro” che verranno individuati, per nuovi investimenti con la “Strategia per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione del Paese”
2.101 comuni italiani per i quali l’assetto delle reti non consente di accedere in 30′ di spostamento automobilistico a una minima soglia di concentrazione demografica che corrisponde al livello di una città media
3/4 dei comuni montani ha meno del 40% delle proprie unità immobiliari servite dalla rete
150 milioni di euro l’investimento di Eolo nei prossimi 2 anni nei 5mila piccoli Comuni italiani
192 abitanti di Massello, alta Valsesia (VC) dove Eolo ha portato una nuova antenna per coprire due frazioni, Santa Maria e Boca, su istanza della Sindaca e di Uncem
55% i Comuni italiani coperti oggi con reti FWA di diversi operatori, ma che non ne sono a conoscenza
78% delle aree bianche oggetto del Piano BUL oggi coperte da Eolo con servizi fino a 30 Mbps ed il 30% con servizi fino a 100 Mbps
30% i rifugi alpini piemontesi già coperti oggi da reti wireless di Eolo
1 Comune nella sperimentazione Rai-Uncem-Anfov, Vernante (CN)