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17 Novembre 2020

Running · Trail Running · Europa

La nuova sfida di Kilian Jornet: correre per 24 ore consecutive

Kilian Jornet. Foto: Vegard Breie

Il trail runner più premiato al mondo, l’uomo che ha scalato l’Everest due volte in una settimana, pronto per il suo nuovo progetto in Norvegia: “Phantasm 24”

Il catalano Kilian Jornet, è pronto per  una nuova straordinaria sfida. Questo mese scenderà sulla pista di 400 metri (1⁄4 di miglio) a Måndalen, in Norvegia dove correrà per 24 ore consecutive. Per Jornet, che ha vinto gare di trail running in tutto il mondo, il progetto “Phantasm 24” sarà una corsa fuori dall’ordinario.

“La motivazione è quella di uscire dalla mia zona di comfort, tentare sfide diverse e vedere cosa sono in grado di fare, sia che si tratti di arrampicare in alta quota o, in questo caso, di correre su terreno pianeggiante –  ha raccontato l’atleta – È divertente scoprire le esperienze diverse che posso realizzare, e allenarmi in pianura è un buon test e un’opportunità per approfondire in termini di nutrizione e ritmo, e poi provare ad applicare questi risultati a diverse attività, come ai progetti di alpinismo”.

La data esatta della 24 ore challenge di Jornet deve ancora essere decisa, poiché il progetto è in qualche modo subordinato alle condizioni meteorologiche. L’attuale data prevista è il 21 o 22 novembre. I fan potranno seguire la sfida di Kilian  sui canali social di Kilian.

La Norvegia, dove vive Jornet, è relativamente immune dalla pandemia COVID-19. Tuttavia, per rispettare le precauzioni sanitarie, lo stadio sarà chiuso agli spettatori durante l’evento. In ogni caso, per rendere ufficiale la gara, si sfideranno anche diversi affermati ultra-runners norvegesi.

Ufficialmente, la distanza più lunga mai percorsa in 24 ore è stata stabilita nel 1997 da Yiannis Kouros, che ha percorso 303,506 chilometri (188,590 miglia), un risultato che lo stesso Jornet definisce “assolutamente selvaggio”.

“Sono così tanti chilometri che non riesco nemmeno a visualizzarli”, afferma Jornet. “Ho visto gli splits di Yiannis quindi voglio stare al passo il più a lungo possibile. Conosco la velocità che devo mantenere ogni ora, quindi conosco il ritmo per ogni chilometro e ogni giro. Naturalmente, le prime 10 ore saranno un po’ più veloci e poi rallenteranno ora dopo ora, quindi ho un piano preciso e so quanto dovrò correre ogni ora. La cosa importante è non avere problemi muscolari ed essere in grado di mangiare senza avere grandi momenti critici”.

Abituato a correre (e vincere) gare famose come l’Ultra-Trail du Mont Blanc (UTMB), Hardrock 100, Western States 100 e innumerevoli maratone di montagna in tutto il mondo, Jornet ha richiesto consigli a esperti allenatori e fisioterapisti e ha lavorato molto di più sulla velocità.

“Noi atleti di montagna, abbiamo un grande ‘motore’, quindi è facile in termini di cardio e resistenza” afferma Jornet. “Ho lavorato principalmente sulla velocità perché le mie gambe non sono abituate a muoversi così speditamente. Per prepararmi, ho lavorato tre giorni sulla velocità ogni settimana in pista o su strada. Ma la modalità con cui corri in pianura è molto diversa da come corri in montagna, dove sei più in alto, affronti degli ostacoli e dove il terreno cambia”.

Gran parte della ricerca di Jornet durante l’allenamento si è concentrata sulla riduzione al minimo degli infortuni che potrebbero derivare dal movimento ripetitivo della corsa su terreno piatto. Infatti, è stato costretto a slittare il progetto nelle ultime settimane a causa di alcuni fastidiosi infortuni muscolari che si sono verificati prima della sua prima gara su strada di 10 km, la famosa gara di Hytteplanmila in Norvegia, che ha concluso in 29:59 a metà ottobre.

“Penso che la sfida più grande sia essere in grado di allenarsi in modo coerente e non avere infortuni perché il passaggio al terreno piatto è molto difficile per i muscoli” continua Jornet. “L’allenamento è stato un po’ frustrante negli ultimi mesi, in cui sono passato da un infortunio all’altro. Mi sono allenato bene e poi mi sono infortunato e avrei dovuto riposare. Dopo la gara di 10 km, ho dovuto interrompere l’allenamento e recuperare. Ora, il piano è quello di fare una buona settimana di allenamento e vedere come reagisce il mio corpo, quindi fare riposare i tessuti muscolari e recuperare per il progetto”.

Il giorno della sfida, Jornet cambierà direzione ogni quattro ore sulla pista che ora conosce bene. Ci si aspetta che le temperature scendano fino a zero gradi Celsius di notte e oscillino tra 8-15 gradi durante il giorno.