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23 Ottobre 2017

Ambiente e Territorio · Alpi Occidentali · Aree Montane · Italia · Piemonte

La Val Susa continua a bruciare: evacuate alcune case

Incendio in Val Susa. Foto: Vigili del Fuoco. Fonte: Ansa

In Piemonte lo stato di massima pericolosità per gli incendi boschivi è in vigore dal 10 ottobre

La Valle di Susa, nel Torinese, continua a bruciare dopo l’incendio divampato ieri a Bussoleno, dove le fiamme hanno raggiunto i 1.900 metri di quota bruciando un centinaio di ettari di vegetazione, si è allargato sino a Caprie e Rubiana. I vigili del fuoco, impegnati nelle operazioni di spegnimento, hanno evacuato alcune case in via precauzionale. L’odore di bruciato si percepisce nell’aria anche a Torino. Nella zona sono stati impiegati due Canadair e alcuni elicotteri.

Le fiamme hanno bruciato decine di ettari di verde, complice la siccità di un autunno mai così secco come da sessant’anni.

Incendio in Val Susa, Fonte: Ansa

Oltre alla Val di Susa, i Vigili del fuoco, Regione Piemonte e Corpo Aib Piemonte, supportati dalla flotta aerea regionale e dello Stato, sono intervenuti nelle ultime ore anche nel Biellese e nel Cuneese. Numerosi i Comuni interessati nelle ultime ore dalle fiamme, come informa la Regione Piemonte: Bussoleno, Giaveno e Rubiana nel Torinese, dove i carabinieri hanno salvato una anziana donna dalle fiamme; Pietraporzio e Sambuco nel Cuneese. A causa del prolungato periodo di siccità, lo stato di massima pericolosità per gli incendi boschivi, ricorda la Regione Piemonte, è in vigore dal 10 ottobre.

A meno di cento metri dal bosco – ricorda la Regione Piemonte – sono vietate azioni che possono determinare, anche solo potenzialmente, l’innesco di incendi, come accendere fuochi, usare apparecchi a fiamma o elettrici, accendere fuochi d’artificio, fumare, disperdere mozziconi o fiammiferi accesi, lasciare veicoli a motore incustoditi a contatto con materiale vegetale e combustibile. Le violazioni sono punite anche penalmente.

Fonte: Ansa, 23 ottobre – ore 16,39