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27 Giugno 2016

Corsa in Montagna · Running · Alpi Occidentali · Aree Montane · Italia · Liguria

I-LAVET: prima edizione a Marco Caso e Ivana Bertasa

800px-pigna-airole-I-LAVET2016-foto-VanessaChiesa-fonte-press-ILavetI-LAVET: LA PRIMA EDIZIONE DELL’ULTA TRAIL SULL’ALTA VIA DEI MONTI LIGURI A MARCO CASO E IVANA BERTASA

Si è conclusa ad Airole la 1^ edizione di I-Lavet, Liguria Alta Via Epic Trail, l’ultra trail a tappe che corre lungo l’Alta Via dei Monti Liguri coprendo una distanza di 390km e oltre 14.000m di dislivello attraverso le montagne e le valli dell’entroterra ligure.

Il runner che nel complesso ha coperto le 8 tappe nel minor tempo è il genovese Marco Caso con 51h e 7min. Secondo Giovanni de Prati con il tempo di 51h e 43min; in terza posizione Roberto Pittaluga con il tempo di 54h e 30 min. Prima donna è Ivana Bertasa, che ha mostrato doti di resistenza e caparbietà al pari dei compagni maschi chiudendo con il tempo di 57h e 16min.

CRONACA DELLA GARA

Dopo la partenza da Bolano, sabato 18 giugno, le prime tappe sono servite ai runner per familiarizzare con il format di gara, il pernotto in tenda nei campi base e la ripartenza l’indomani.

A partire dalla terza tappa,  le prime fughe,  e così ognuna delle otto Stage è stata una storia a sé con vincitori differenti e aneddoti particolari. Due su tutti sono stati la partecipazione del mitico Marco Olmo e di Cecilia Mora campionessa del mondo di Corsa in Montagna.

Olmo ha preso parte alla One Day Rifugio Pian dei Corsi – Pian dell’Arma tagliando il traguardo divertito e soddisfatto della giornata così come  Cecilia al via alla tappa conclusiva Pigna-Airole che invece ha avuto l’occasione di vivere l’emozione di tagliare il traguardo finale assieme a tanti amici.

I-Lavet 2016. Foto: Vanessa Chiesa. Fonte: press gara

I-Lavet 2016. Foto: Vanessa Chiesa. Fonte: press gara

IL PERCORSO

Da Bolano, passando per Sesta Godano, Rezzoaglio, Livellato, Sassello, Rifugio Pian dei Corsi, Rifugio Pian dell’Arma, Pigna e Airole in un costante sali e scendi tra strade bianche, sentieri e mulattiere i runner hanno corso incessantemente tappa dopo tappa, giorno dopo giorno, facendo i conti con quello che a detta di tutti è il più grande degli ostacoli, l’incognita di come il fisico avrebbe reagito l’indomani alla richiesta di affrontare l’ennesima fatica.

In 7 giorni gli atleti hanno attraversato un’intera regione lasciandosi ogni volta alle spalle ambienti sempre diversi, dalle verdi praterie del passo Cento Croci, ai suggestivi panorami a picco sul mare del Parco del Beigua, passando per le verdi faggete del Melogno e della Barbottina, finendo sugli aspri versanti montani della Alpi Liguri tra i quali svetta il mt Saccarello a 2.200m.

 

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