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20 Settembre 2018

Cultura · Alpi Orientali · Aree Montane · Friuli Venezia Giulia · Italia

Letteratura di montagna protagonista a Pordenonelegge, il 21, 22 e 23 settembre

arch. Pordenonelegge

Quattro gli incontri dedicati alla letteratura di montagna organizzati dal Club alpino italiano a Pordenonelegge 2018

All’edizione 2018 di Pordenonelegge,  festival del libro con gli autori (19-23 settembre), la montagna sarà raccontata in diverse delle sue molteplici declinazioni e sfaccettature: dall’arrampicata allo scialpinismo, dal vissuto quotidiano dei suoi abitanti alla funzione benefica che la vita nelle terre alte può svolgere in presenza di complicate situazioni familiari.

Ad organizzare i quattro incontri dedicati alla letteratura di montagna, il Club Alpino Italiano.

Gli autori: Maurizio Zanolla (Manolo), Irene Borgna, Giorgio Daidola e Franco Faggiani

Si parte venerdì 21 settembre allo Spazio Bcc Fvg (Viale Cossetti, 28, ore 15,30) con Maurizio Zanolla (alias Manolo) che presenterà il suo Eravamo Immortali, attraverso il quale ripercorre gli anni, tra i Settanta e gli Ottanta, che l’hanno portato alla notorietà. Un libro che non elenca le salite o le vie più difficili di uno dei più grandi scalatori italiani e internazionali, ma che rappresenta l’affresco delle esperienze più significative, intense e toccanti di una vita vissuta alla ricerca dell’equilibrio.

Sabato 22 settembre (ore 15,30),  in Piazzatta Ottoboni sarà il turno di Irene Borgna e del suo romanzo Il pastore di stambecchi. Storia di una vita fuori traccia. Il libro ha come protagonista Louis Oreiller, valdostano che ha trascorso i suoi 84 anni a Rhêmes Notre Dame e che ha consegnato le proprie parole alla Borgna, raccontandole la sua vita prima di cacciatore, contrabbandiere e manovale, poi di guardiaparco e guardiacaccia. Lavori, questi ultimi, che lo hanno trasformato in una sorta di signore delle cenge, facendogli provare qualcosa di molto simile all’amore.

Domenica 23, sempre in Piazzetta Ottoboni (ore 11), Giorgio Daidola farà immergere il pubblico nello scialpinismo con Ski spirit. Sciare oltre le piste, nel quale descrive il proprio mondo esplorato con gli sci ai piedi, dagli 8000 metri dello Shisha Pangma alle traversate del Karakorum, dello Hielo Continental, delle montagne del Libano e delle Alpi neozelandesi. Viaggi che rappresentano anche nuove forme di espressione e piacere di condividerle. L’autore accennerà anche al suo “Sciatori di montagna. Dodici storie di chi ha fatto la storia dello scialpinismo”, il primo libro in Italia dedicato agli antesignani di questa specialità, dei quali racconta la vita, le imprese e l’influenza su chi ha calzato gli scarponi dopo di loro.

E, sempre domenica, alle ore 15,30 (Piazzetta Ottoboni), chiuderà Franco Faggiani con il suo La manutenzione dei sensi, dove racconta il rapporto tra un vedovo cinquantenne, Leonardo Guerrieri, dal passato brillante e un futuro alla deriva, e un ragazzino taciturno che ha in affido, Martino Rochard, il quale affronta in solitudine le proprie instabilità. Durante la scuola media a Martino viene diagnosticata la sindrome di Asperger. Guerrieri decide allora di lasciare Milano e traslocare in una grande casa, lontana e isolata, in mezzo ai boschi e ai prati delle Alpi piemontesi, e sarà proprio nel silenzio della montagna che il ragazzo troverà se stesso e il padre una nuova serenità.

Gli autori dialogheranno con il direttore di Montagne360 Luca Calzolari e il giornalista Roberto Mantovani.