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10 Dicembre 2020

Ambiente e Territorio · La Sportiva

Lorenzo Delladio: il turismo montano invernale deve adattarsi al cambiamento

In linea con l’attuale situazione e la chiusura degli impianti sciistici, riprendiamo l’intervista pubblicata da l’Adige.it e che ha per protagonista l’imprenditore trentino Lorenzo Delladio. L’oggetto dell’approfondimento è proprio uno de vari “insegnamenti” che il covid ha imposto alla società: lo spostamento del turismo montano invernale dalle piste da sci (chiuse a causa delle restrizioni sanitarie) verso altre discipline outdoor.

Questi cambiamenti  gonfiano le vele di un trend che, da diversi anni motivano Lorenzo Delladio (CEO di La Sportiva) a battersi per la realizzazione di La Sportiva Outdoor Paradise: il progetto di riqualificazione ambientale e naturalistica del Passo Rolle. Lo scopo dell’iniziativa è proprio quello di dare impulso ad una nuova prospettiva per il turismo montano, facendo di un’area tradizionalmente vocata allo sci alpino, il fulcro di attenzione di un nuovo target: gli appassionati della natura e dell’outdoor a 360 gradi.

Nel 2017 avevamo intervistato Lorenzo Delladio a proposito del progetto La Sportiva Outdoor Paradise:

Alla luce di quanto detto nel 2017 e confrontandone i contenuti con la recente intervista proposta da l’Adige.it, emergono due riflessioni su tutte:

  1. la montagna non vive di solo sci: «Lo dissi in tempi non sospetti, ora quell’idea va ribadita: bisogna diversificare quello che il territorio offre. La metà delle persone che vengono in vacanza da noi non scia, bisogna pensare anche a loro, creando un’offerta alternativa allo sci che, attenzione, rimane sempre una componente importante del turismo trentino». ….«Percorsi organizzati, passeggiate guidate, ciaspolate, sci alpinismo e molto altro. Ho visto con piacere che in queste settimane ci si sta muovendo verso le attività da svolgere all’aperto per offrire qualcosa di alternativo agli impianti, che purtroppo rimarranno chiusi ancora per un po’. Il problema è che oggi il turismo invernale è tutto legato agli impianti: se questi non funzionano, l’albergo chiude e l’economia non va avanti. Ecco perché bisogna diversificare».
  2. sono necessari spirito di adattamento e lungimiranza: “…questa è la mia visione di imprenditore: vedo che i dati sul mercato dei prodotti per l’outdoor sono in crescita e si prevede un continuo aumento per i prossimi cinque anni. Il turismo non può che legarsi a questi numeri»…”Quello che perderemo in queste settimane (con la chiusura degli impianti) non lo riprenderemo più. Sono però fiducioso che, nel momento in cui riapriremo, ci sarà una ripresa immediata. Possiamo augurarci che ci sia tanta neve per allungare la stagione e cercare di recuperare in seguito. Questo periodo ci insegnerà qualcosa, se reagiamo saremo più pronti per il futuro. Aprendo le menti e avendo visioni che vanno un po’ più in là del nostro naso».