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6 Novembre 2018

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

L’ossessione di Adam Bielecki non è l’invernale al K2

Adam Bielecki. Foto arch. A. Bielecki

Il polacco in un’intervista svela i suoi prossimi progetti  e la grande sfida in programma per la prossima primavera: l’Annapurna

Adam Bielecki, è nato a Tychy, in Polonia, nel 1983. Con due prime invernali all’attivo, il Gasherbrum-I (8.080 m) nel 2012 e il Broad Peak (8.051 m) nel 2013, e  un  tentativo invernale sul K2 lo scorso gennaio (che ha compreso l’audace salvataggio  di Elisabeth Revol sul Nanga Parbat), è un fuoriclasse dell’alpinismo invernale polacco.

Quest’inverno Adam si prenderà una pausa e spiega nell’intervista rilasciata ad Explorersweb: “Ho bisogno di una pausa. L’inverno è davvero impegnativo, sia fisicamente che mentalmente, e non mi piace andare avanti per anni consecutiviQuest’anno ho intenzione di concentrarmi sull’arrampicata tecnica, forse in Patagonia, forse in Canada. Mi allenerò anche per il mio grande progetto: la parete Nord-Ovest dell’Annapurna in programma per la primavera 2019.”

Annapurna. Fonte: wikipedia. Da sinistra: la parete nord-ovest dell’Annapurna I, la spalla ovest e il Bharha Chuli (7.647 m). Foto: Ben Tubby

“Mi piacerebbe aprire una nuova via, in stile alpino – continua Adam – È il mio secondo tentativo dopo il primo dello scorso anno [con Louis Rousseau, Rick Allen e Felix Berg]. Spero di riuscirci questa volta.”

Per la primavera 2019, l’obiettivo di Adam è infatti quello di affrontare una delle montagne più letali e difficili dell’Himalaya, l’Annapurna (8.091 m), tentativo che effettuerà insieme al tedesco Felix Berg.

In merito al team russo-kazako-kirghiso che quest’inverno proverà  a scalare il  K2 in inverno,  Bielecki ritiene abbia una realistica possibilità di successo:

“Sono abbastanza esperti. I russi hanno già tentato il K2 in inverno e credo che questo sia un elemento prezioso… Nessuna squadra può andare in Karakorum in inverno e raggiungere il K2 la prima volta, ma se impari dalle esperienze precedenti, le possibilità aumentano molto la seconda volta. Sono una squadra molto forte e ben preparata, hanno scalatori giovani ed esperti, e se sono fortunati con il tempo, trovano i fondi necessari e arrivano in tempo, con una buona pianificazione, con un po’ di fortuna, possono avere una buona possibilità”

All’inizio di quest’anno, Adam e altri tre membri del team polacco impegnato nell’invernale al K2 non hanno esitato a trasferirsi sul Nanga Parbat per soccorrere gli alpinisti in difficoltà sulla montagna (Elisabeth Revol e Tomek Mackievicz), un’impresa incredibile. Alla domanda: Ti aspetteresti che qualcun altro facesse lo stesso per te? Adam ha risposto: “Noi alpinisti sappiamo che le possibilità di salvataggio sono quasi inesistenti, specialmente in Karakorum. In linea generale, in inverno in Karakorum posso contare solo sui membri del mio team e su nessun altro. “

In merito alle ragioni dei conflitti che spesso si generano durante le spedizioni invernali, Adam ha dichiarato: “Gli scalatori sono solo esseri umani, dopo tutto. Immaginati lontano dai tuoi amici e familiari, chiuso in un piccolo spazio, in condizioni difficili per due o tre mesi. Ovviamente, sorgono incomprensioni o problemi. Tali sfide estreme attirano anche scalatori con personalità molto forti, magari con un grande ego. Condizioni dure, spazio limitato, forti personalità innescano una sorta di bomba a tempo, che alla fine esplode in questi problemi. Ma penso che sia solo umano e normale in tali circostanze, non è una peculiarità degli scalatori. Sicuramente i marinai in un lungo viaggio affrontano gli stessi problemi. E ovviamente, più grande è la squadra, maggiori sono le possibilità di equivoci.”

Adam Bielecki sul K2, Sperone degli Abruzzi, 2018. Fonte: explorersweb

L’ossessione di Adam non è il K2 in inverno

A parte l’invernale al K2, c’è una grande sfida che Adam vorrebbe affrontare: “Sono ossessionato dalla scalata di una nuova via su un 8000, in stile alpino. Oserei anche dire che l’invernale al K2 è secondaria a questo.”

Ed è quello che Adam ha in mente per la prossima primavera: la parete Nord-Ovest dell’Annapurna. Ho provato a scalarla in stile alpino un anno fa, ma non ci sono riuscito, quindi la prossima primavera tornerò per questo. Con me ci sarà il tedesco Felix Berg, e potremmo aggiungere un altro membro alla squadra, ma nulla è ancora confermato.

 

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