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5 Maggio 2021

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Luka Lindic e Ines Papert aprono “Heart of Stone” (1.000 m, M7) sul Mt. Huntington

Ines Papert e Luka Lindic sul Mt. Huntington, 2021. Foto Luka Lindic/facebook

La coppia sloveno-tedesca ha aperto una nuova via sulla parete Ovest di questa montagna emblematica della catena dell’Alaska. L’impresa è stata effettuata in stile alpino e con un bivacco

Il Mt. Huntington (3.731 m) è sempre stato teatro di imponenti e difficili attività alpinistiche.

Luka Lindic e Ines Papert sono arrivati ​​nella catena montuosa dell’Alaska centrale dopo un periplo delle Revelation Mountains dove non hanno trovato condizioni meteo molto favorevoli.
Una volta raggiunto il Mt. Huntington, si sono messi al lavoro sulla parete Ovest  e hanno effettuato una veloce ripetizione della via Colton/Leach, aperta da Nick Colton e Tim Leach nel 1981.  I due  hanno impiegato solo dodici ore per risolvere la  linea e ritornare ai piedi della montagna.

In base al racconto di Lindic, è stato allora che hanno pensato ad una nuova sfida:

“Durante la discesa in corda doppia dalla vetta del Mt.Huntington, non sono riuscito a distogliere lo sguardo da una parete molto ripida tra la via Colton/Leach e il couloir della Cresta Ovest. Era chiaro che ci fosse una possibile linea, anche se abbastanza ripida e difficile. Non sapevamo se fosse stata fatta prima ma, dopo due giorni di riposo, ci siamo andati. Ogni singolo momento sulla via è stato semplicemente pura magia alpinistica. Sempre una salita interessante e talvolta un po’ piccante, un bivacco con luna piena e tempo perfetto in vetta  il secondo giorno.”

Luka Lindic e Ines Papert aprono “Heart of Stone” (1.000 m, M7) sul Mt. Huntington. Foto: Luka Lindic/facebook

Ines Papert e Luka Lindic, dopo l’apertura di “Heart of Stone” sul Mt.Huntington. Foto arch. Lindic/Papert. Fonte: facebook Lindic

Heart of Stone” (Cuore di Pietra) sale per complessivi 1.000 metri di dislivello e presenta difficoltà massime fino a M7.

Dal post di Papert:

“Io e Luka siamo riusciti a completare  una nuova via in un fantastico terreno di roccia/ misto […] La salita ha richiesto 1.5 giorni prima che cambiasse la situazione meteo. È uno di quei percorsi, che ti fanno sentire orgoglioso. È una salita superba e da consigliare molto. Presto vi daremo più informazioni (topo ect). Abbiamo effettuato un doppio controllo con Marc Westman e Jack Tackle/Charlie Sassara. Tutti hanno confermato che questa via non è mai stata scalata”.

La coppia ha lasciato il CB in elicottero, poche ore dopo il loro rientro e prima dell’arrivo del maltempo.

Un po’ di storia…

La prima salita del Mt. Huntington (3.731 m)  è avvenuta solo nel 1964 ed è stata firmata da una spedizione guidata da Lionel Terray. È una piramide di ghiaccio e roccia situata ad appena dieci o quindici chilometri da vicini importanti come il Denali e il Begguya (o Mt. Hunter). Entrambe le vette sono più alte del Mt. Huntington, ma non riescono ancora ad oscurarlo in termini alpinistici. Tutte le sue pareti sono ripide e difficili. Su di loro sono state scritte interessanti pagine  di alpinismo, dalla sua prima ascensione fino alla fine degli anni ottanta.

Ci è voluto del tempo prima che un altro team aprisse una nuova via. E’ accaduto nel 2017, quando Clint Helander e Jess Roskelley superarono l’imponente Gauntlet Ridge, effettuando una salita integrale della Cresta Sud che include quattro picchi successivi e 2.500 metri di dislivello positivo totale. (Fonte)