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10 Giugno 2021

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Lutto per lo scalatore dell’Everest Lhakpa Nuru Sherpa

Lhakpa Nuru Sherpa. Fonte: SST

E’  la quinta vittima della stagione primaverile sul Monte Everest, conclusasi la scorsa settimana

Lhakpa Nuru Sherpa è deceduto il 3 giugno scorso al Khangri International Hospital di Kathmandu. Avrebbe compiuto 43 anni questo mese. Lo sherpa è morto per arresto cardiopolmonare a causa di un grave edema polmonare da alta quota (HAPE), secondo quanto riporta il certificato  di morte dell’ospedale.

Chhang Dawa Sherpa, direttore  di Seven Summit Treks, il più grande operatore di spedizioni del Nepal,  ne ha confermata la morte al blogger tedesco Stefan Nestler. Lhakpa Nuru era stato salvato dal campo base dell’Everest il 29 maggio e ricoverato  in ospedale, dove è stato curato per HAPE – alla fine, senza alcun risultato. Il 42enne lascia la moglie e il figlio.

“Era uno scalatore di grande esperienza e quest’anno ha anche conquistato la vetta del Monte Everest, l’11 maggio 2021″,  ha scritto Chhang Dawa a Nestler.

Lhakpa Nuru Sherpa era anche soprannominato “Tate Lhakpa”. Tate è un piccolo villaggio di Solukhumbu, situato a un’altitudine di quasi 2.800 metri, di fronte a Lukla, la porta della regione dell’Everest: dall’altra parte del fiume Dudh Kosi. Lì, Lhakpa Nuru Sherpa è nato nel 1978.

Nel 2008 ha scalato per la prima volta l’Everest. Quante volte esattamente abbia raggiunto il punto più alto della terra a 8.849 metri è difficile da ricostruire. L’ Himalayan Database ha registrato altri tre suoi successi in vetta, dal 2011 al 2013.

Nell’inverno 2016/17, Lhakpa Nuru Sherpa aveva preso parte al tentativo invernale all’Everest dello spagnolo Alex Txikon, mentre nel 2014 era stato tra gli sherpa che avevano accompagnato la scalatrice cinese Wang Jing nella sua contestata salita dell’Everest effettuata dopo che la stagione era stata dichiarata chiusa a causa della tragica morte di 16 sherpa travolti da una valanga nella Cascata di Ghiaccio. Wang Jing insieme ai suoi sherpa si era fatta portare in elicottero a Campo 2 e da lì era salita in vetta con tre sherpa (tra di loro non c’era Lhakpa Nuru).

Lhakpa Nuru Sherpa vantava anche tre salite sul Manaslu oltre a quelle su Lhotse e Annapurna.