MENU

30 Gennaio 2023

Ski · Ski Race e Nordic Ski · Alpi Orientali · Aree Montane · Italia · Trentino Alto Adige

Marcialonga 2023 a Emil Persson e Magni Smedaas

Smedaas e Persson, vincitori della 50^ Marcialonga. ©Newspower

Dominio scandinavo alla 50ma edizione. Migliori italiani Dietmar Nöckler e Rebecca Bergagnin

Lo svedese Emil Persson, sei vittorie su sei in Ski Classics, ieri ha firmato per la seconda volta la prestigiosa Marcialonga, alla sua 50.a edizione. A confermare il dominio scandinavo anche la norvegese Magni Smedaas, brava a controllare, prima, e a mettersi dietro, poi, tutte le più accreditate avversarie, anche la ex leader di Ski Classics Ida Dahl, fuori dal podio.

Una Marcialonga davvero da incorniciare, con le Valli di Fiemme e di Fassa imbiancate, pista di 70 km in condizione perfette, cielo terso e sole tiepido, pur essendo il primo giorno “della merla”: -10° alla partenza a Moena, termometro più morbido invece per l’arrivo a Cavalese.

Tantissima gente a bordo pista e soprattutto gli oltre 7.000 i partecipanti.

Cronaca della gara maschile

La gara maschile è stata molto veloce fin dall’inizio, complice una neve scorrevole e perfetta. Il via alle 8 in punto  dalla tradizionale zona di partenza, a Moena. Prima sono scattati i professionisti  della Ski Classics, 5’ dopo le donne e infine tutta la massa, con direzione Canazei. A Pera di Fassa hanno sfilato per primi i norvegesi Stian Hoelgaard e Kasper Stadaas con il pettorale rosso, e il “diavolo rosso” Mauro Brigadoi di Predazzo, deciso a movimentare subito la Marcialonga, non a caso primo Grand Classics Event del prestigioso circuito Ski Classics.

A Campestrin il folto gruppo procedeva ancora a ranghi compatti. A dettare il ritmo c’era il pettorale verde dello svedese Alfred Buskqvist, seguito da Jan Srail, dalla vecchia volpe Tord Asle Gjerdalen e da Viktor Maenpaa.
Il primo traguardo sprint di Canazei al km 18.6 è andato a Buskqvist, secondo il norvegese Vebjørn Moen, mentre al terzo posto c’era Lorenzo Busin. Poco dopo, a Campitello, si è fatto avanti Brigadoi e con un’azione studiata da tempo nei minimi dettagli ha deciso di prendere il largo in solitaria e a Soraga si è presentato tutto solo con 25” di vantaggio sugli inseguitori Persson, Jutterstroem e Paus: “meglio 20 km da leone che 70 da coniglio”, il punto di vista di Brigadoi a fine gara.
L’azione importante del fiemmese è continuata a Moena, dove però il gap si è ridotto a 17”, azione poi annullata a 5 km dal secondo traguardo volante sprint di Predazzo. Il secondo sprint se lo è aggiudicato Moen, seguito da Johaug, Jespersen e dal bellunese Busin al quarto posto. Alle 10 in punto il gruppo con i più forti è passato a Ziano, con il “veterano” del gruppo Anders Aukland a mostrarsi in prima fila. Il leggendario Aukland, alla sua ultima Marcialonga da professionista, è terzo a Lago di Tesero dietro soltanto allo svedese Eklof e al finlandese Maenpaa.
L’”iconica” salita di Cascata era sempre più vicina e a 10 km dall’arrivo il gruppo ha iniziato ad accelerare il passo poiché tutti volevano imboccare per primi il temibile tratto finale del Mur de la Stria. Al ponte di Cascata a dettare il ritmo c’era Oskar Kardin, mentre a un chilometro dall’arrivo c’è stato il cambio della guardia in testa con il norvegese Morten Eide Pedersen.

L’epico finale ha visto lo “stregone” Emil Persson spuntare per primo sul rettilineo di Viale Mendini a Cavalese, incoronato vincitore dopo 2h48’57”. Un po’ dispiaciuto Gjerdalen, secondo, il quale si è tolto il berretto negli ultimi metri quando si trovava in bagarre con il connazionale Nygaard, terzo al traguardo. Primo tra gli italiani l’altoatesino Dietmar Nöckler, giunto 30°.

50^ Marcialonga, 2023: gruppo. ©Newspower

Cronaca della gara femminile

Cinque minuti dopo gli uomini, è scattata la gara femminile con due importanti assenze, ovvero la norvegese Astrid Øyre Slind, impegnata in Coppa del Mondo in Francia, e la connazionale Emilie Fleten. Le donne hanno impostato subito una gara molto più tattica rispetto agli uomini, e a Campestrin la francese Kati Roivas ha allungato il gruppo, mettendo in fila indiana la norvegese Anikken Gjerde Alnaes, le svedesi Hedda Baangman, Linn Soemskar e Jenny Larsson con il pettorale a quadri da leader della classifica Climb. La più veloce al traguardo sprint di Canazei è stata la Alnaes, seguita da Sömskar e dalla Dahl, rientrata in gara dopo lo stop forzato a causa del Covid. A 43 km dall’arrivo si è formato un quartetto composto dalle protagoniste di giornata, ovvero Dahl, Larsson, Smedaas e Alnaes, più staccate invece Soemskar e Roivas. A Predazzo è sprintata la Smedaas, tallonata dal Alnaes e Larsson, mentre Dahl calava il ritmo e pagava più di un minuto di ritardo. Il duello finale ha visto come protagoniste le norvegesi Alnaes e Smedaas, con quest’ultima ad accelerare il passo a metà dell’iconica erta. Dopo 3 ore e 14’ di gara Magni Smedaas è stata accolta al traguardo con un enorme applauso dal pubblico, quasi incredula della sua prestazione. Seconda dunque Alnaes, staccata di 1’, la quale ha aspettato poi l’arrivo della compagna di squadra Larsson, giunta terza. Prima tra le italiane la bellunese Rebecca Bergagnin, 32.a.

Marcialonga Light

Per i meno allenati la Marcialonga Light si è conclusa a Predazzo dopo 45 km. Il moenese Simone Mastrobattista  e l’altoatesina Michaela Patscheider hanno iscritto il proprio nome nel prestigioso albo d’oro, con una presenza che non è passata inosservata, quella dell’olimpionica Katerina Neumannova. Ha corso invece in incognito il Principe Carlo Filippo di Svezia che ha chiuso i 70 km col tempo di 5h29’03”.

Onore anche ai concorrenti della 50×50, con i primierotti Agostino Zortea e Ivan Debertolis arrivati appaiati dopo 4h27’5”, anche se il cronometro inclemente ha dato a Debertolis 1” in più: hanno affrontato i 70 km con sci d’epoca e abbigliati come si usava alla prima Marcialonga del 1971.

 

Marcialonga 70 km – Uomini
1 Persson Emil SWE 02:48:57; 2 Gjerdalen Tord Asle NOR 02:48:58; 3 Nygaard Andreas NOR 02:49:00; 4 Pedersen Morten Eide NOR 02:49:00; 5 Paus Herman NOR 02:49:01; 6 Riege Amund NOR 02:49:05; 7 Ekloef Johannes SWE 02:49:13; 8 Bing Thomas GER 02:49:14; 9 Hoelgaard Stian NOR 02:49:15; 10 Jutterstroem Axel SWE 02:49:18

Marcialonga 70 km – Donne
1 Smedaas Magni NOR 03:14:00; 2 Alnaes Anikken Gjerde NOR 03:15:06; 3 Larsson Jenny SWE 03:16:05; 4 Dahl Ida SWE 03:17:25; 5 Soemskar Linn SWE 03:17:40; 6 Roivas Kati FRA 03:18:18; 7 Palmberg Ida SWE 03:19:58; 8 Joensson Haag Anna SWE 03:20:02; 9 Hedenstroem Karolina SWE 03:20:49; 10 Kivikko Noora FIN 03:21:14

Marcialonga Light 45 km – Uomini
1 Mastrobattista Simone ITA 01:57:45; 2 Cerutti Lorenzo ITA 01:58:05; 3 Ferrari Matteo ITA 01:58:24; 4 Amhof Manuel ITA 01:58:31; 5 Kretzachmar Ruben GER 02:00:01; 6 Busin Emanuele ITA 02:03:36; 7 Kirchler Michael AUT 02:05:48; 8 Leso Christian ITA 02:06:05; 9 Varesco Giacomo ITA 02:10:12; 10 Sandoz Daniel SUI 02:11:35

Marcialonga Light 45 km – Donne
1 Patscheider Michaela ITA 02:17:18; 2 Schwingshackl Thea ITA 02:29:01; 3 Piller Caterina ITA 02:32:13; 4 Neumannova Katerina CZE 02:39:20; 5 Mikkelsen Nora NOR 02:50:29; 6 Benzoni Laura ITA 02:56:22; 7 Mali Andreja SLO 02:59:28; 8 Kalalova Tereza CZE 03:10:35; 9 Beumler Tanja SUI 03:14:08; 10 Vaclavkova Barbora CZE 03:15:31