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28 Marzo 2022

Alpinismo e Spedizioni · Vertical

Marco Confortola verso Kangchenjunga (8.586 m) e Nanga Parbat (8.125 m)

Spedizione al Gasherbrum I, luglio 2021: Marco Confortola. Fonte: facebook

L’alpinista e guida alpina valtellinese è in partenza per l’Himalaya per tentare il suo dodicesimo Ottomila e, se tutto va bene, anche il tredicesimo

Dopo mesi di preparazione, Marco Confortola  ritorna sugli Ottomila per tentare  il Kangchenjunga, la terza montagna più elevata della Terra con i suoi 8586 m s.l.m. e il Nanga Parbat (8.125 m),  nona vetta più alta del pianeta.⠀

La spedizione prenderà il via il 1° aprile.

Giunto a Kathmandu (Nepal), Marco inizierà il periodo di acclimatamento al campo base del massiccio nepalese, da dove partirà il tentativo di vetta del suo dodicesimo Ottomila. La spedizione proseguirà poi in Pakistan, dove il valtellinese cercherà di conquistare anche la “montagna nuda”.⠀

Situata al confine fra il Nepal e lo Stato indiano del Sikkim, il Kangchenjunga è la cima più alta dell’India e la più orientale degli 8000 dell’Himalaya. Ha forma piramidale ed è costituita da cinque cime di cui la principale e più alta, situata a Nord.

Il Nanga Parbat, (montagna nuda in lingua Urdu) è conosciuto anche come Diamir (in sanscrito montagna degli dei). Fa parte della catena montuosa dell’Himalaya, pur essendo molto più vicino agli ottomila del Karakorum. Si trova sul versante Sud della valle dell’Indo ed è l’unico ottomila del Kashmir.
E’ una montagna pericolosa, con un alto indice di mortalità, tanto da essere soprannominata ‘la montagna assassina’ per il numero di vittime registrate nella sua storia alpinistica