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29 Ottobre 2020

Ambiente e Territorio · Alpi Orientali · Aree Montane · Italia · Trentino Alto Adige

Marmolada: 4500 firme per eliminare strutture obsolete sulla “regina delle Dolomiti”

Marmolada. Fonte: Vivo Dolomiti, Trentino

La petizione punta a chiedere alla Provincia Autonoma di Trento di lavorare per rimuovere i resti degli obsoleti impianti di risalita chiusi ma mai demoliti prima di costruire la nuova sciovia

Sono oltre 4.500 le firme raccolte in un mese in calce alla petizione per liberare la Marmolada dalle strutture obsolete consegnate ieri 28 ottobre al presidente del Consiglio provinciale di Trento, Walter Kaswalder, da Guido Trevisan, gestore del rifugio Pian dei Fiacconi e Franco Tessadri, presidente di Mountain Wilderness.

“La regina delle Dolomiti – hanno detto Trevisan e Tessadri – versa in una desolante situazione di degrado ed abbandono, a causa dei numerosi vecchi impianti sciistici dismessi, demoliti e poi abbandonati sul posto. Liberare la Marmolada dalle strutture obsolete è l’obiettivo del documento che parte dall’osservazione dei mostri di cemento che deturpano tristemente il paesaggio, una serie di orrori che spogliano di bellezza e naturalità un territorio selvaggio, un territorio che è possibile salvare da nuova speculazione, come minimo chiedendo che venga cancellata l’inutile e deturpante memoria delle antiche strutture”.

La petizione chiede dunque al Consiglio provinciale di attivarsi per obbligare i nuovi concessionari a rimuovere i vecchi manufatti nel minor tempo possibile e che qualsiasi nuova realizzazione di impianto venga vincolata alla pulizia e rimozione dei ruderi di quello precedente.

Il presidente Kaswalder, che si è detto personalmente sensibile al tema, ha spiegato che il documento sarà sottoposto prima all’attenzione dell’Ufficio di presidenza e poi alla commissione competente del Consiglio, che procederà con l’esame.

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