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31 Gennaio 2019

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Matteo Della Bordella e Matteo Pasquetto, nuovamente sul Cerro Torre

Patagonia 2019. Selfie di Matteo Della Bordella

Tenteranno la prima salita di una nuova via sull’impressionante versante Est del Torre

Sono tre le spedizioni dei Ragni di Lecco impegnate  in queste settimane in Patagonia.

In queste ore, Matteo Della Bordella e Matteo Pasquetto, sono ritornati in parete per affrontare una nuova via sull’impressionante versante Est del Cerro Torre.

“Per proseguire oltre il punto più alto raggiunto nei precedenti tentativi (poco meno di metà parete), i due dovranno prima risalire i tiri di corda già scalati, sui quali non hanno volutamente lasciato corde fisse”, si legge sulla pagina facebook del gruppo Ragni. “Abbiamo fatto circa 500 o 550 metri di parete sui 1200 totali, quindi a poco meno della metà”, conferma Della Bordella.

Cerro Torre. Fonte: Ragni di Lecco/facebook

Il 19 gennaio scorso, i due “Ragni” avevano annunciato il loro rientro dalla valle del Torre:
“A sto giro non abbiamo fatto progressi perché la finestra era troppo corta e con vento per noi: avremmo avuto bisogno di almeno due giorni stabili, uno non ci serviva. Quindi ci siamo accontentati di ripetere la via “Rubio y Azul” alla Torre di Media Luna… Ora danno almeno una settimana di brutto (finalmente si riposa!), poi speriamo in una finestra lunga”.

Nelle scorse settimane, Riky Felderer e Dimitri Anghileri hanno salito l’Aguja Guillaumet sul lungo filo di cresta percorso dalla via Giordani e dalla via Fonrouge, oltre a ripetere la Via Argentina sull’Aguja Mermoz. Dimitri, in cordata con Daniel Ladurner e Aaron Durogati, ha infine salito anche la Whillans-Cochrane all’Aguja Poincenot.

Patagonia 2019. Selfie di Felderer. Fonte: Ragni di Lecco/facebook.

Obiettivo raggiunto per Paolo Marazzi e Luca Schiera sull’inviolato Cerro Mangiafuoco

Il 13 gennaio, altri due “Ragni” hanno vinto la loro sfida:  Paolo Marazzi e Luca Schiera, nel corso di una spedizione esplorativa nella zona del Campo de Hielo Patagonico Norte, avevano compiuto la prima salita dell’inviolato Cerro Mangiafuoco. La relazione della salita