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26 Settembre 2018

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Maurizio Giordani e Massimo Faletti aprono “Water World” sull’inviolato Kiris Peak

Kiris Peak: Massimo Faletti su Water World. Foto: Maurizio Giordani

Tra il 10 e il 15 luglio, Maurizio Giordani e Massimo Faletti hanno aperto una nuova via di alta difficoltà su una big wall di 1250 metri, nel cuore del Baltistan pachistano, in Karakorum

Il progetto  di Maurizio Giordani e Massimo Faletti sull’inviolato Kiris Peak (5428 m) è iniziato, come spesso accade, con una foto, “Ghulam Muhammad, il mio vecchio amico pakistano organizzatore di molti viaggi in Baltistan, conoscendo i miei gusti alpinistici, mi ha inviato una foto di una bellissima big wall di granito grigio praticamente sconosciuta –  racconta Giordani – Kiris Peak, l’ha chiamata e ha insistito sul fatto che fosse inviolata.”

Giordani  propone il progetto al suo amico Manrico Dell’Agnola, ma a seguito di un incidente  ai Riglos Mallos in  Spagna,  tutto viene rimandato.
Un anno dopo, in primavera, mentre i due erano ad arrampicare in Giordania, un terzo alpinista, Luca Schiera,  parla loro di una presunta big wall inviolata in Pakistan.

“Inutile dire che la foto che ci ha mostrato  era praticamente la stessa che mi aveva mandato Ghulam un anno prima, e solo questo rafforzò il mio interesse verso questo obiettivo non più così sconosciuto”, spiega Giordani.

Alla fine, a seguito di un passaparola, sono in 7 gli interessati al progetto in Pakistan: Maurizio Giordani e sua moglie, Manrico Dell’Agnola e sua moglie, Massimo Faletti, Cristiano Marinello e Andrea Peron.

Water World, sul Kiris Peak. Foto: arch. Maurizio Giordani

Giordani e la sua compagna arrivano qualche giorno prima al campo base;  i cinque amici li raggiungono dopo un lungo viaggi di avvicinamento lungo la Karakorum Highway.
Non appena le condizioni meteo lo permettono e completato l’acclimatamento, i cinque uomini del gruppo partono: “Avevamo una  vera big wall di fronte a noi. Un granito lucido e duro, verticale, compatto, molto difficile da scalare e, inaspettatamente, c’erano anche cascate dappertutto.” Risolvono i primi due tiri di corda della via.

Poi, un giorno di riposo obbligatorio, prima del tentativo decisivo. All’attacco, questa volta, partecipano solo Maurizio, Massimo e Manrico. Due giorni dopo, quest’ultimo deve abbandonare per un forte dolore alla testa dovuto al mancato acclimatamento.

Maurizio Giordani e Massimo Faletti in vetta al Kiris Peak dopo aver aperto ‘Water World in Pakistán. Foto: Maurizio Giordani

Le condizioni meteo erano buone da una settimana. “Non potevamo chiedere di più alla dea bendata e sperare che continuasse così ad oltranza …. Dovevamo sfruttare quella occasione, quindi  Massimo ed io siamo partiti ,decisi a salire fino in cima. “ Dopo due bivacchi in parete, un lungo traverso, alcuni tiri di misto e altrettanti molto ripidi su neve, il 15 luglio Maurizio Giordani e Massimo Faletti raggiungono i 5428 metri dalla vetta. “La cima era bifida, perché  formata da due cime distanti fra loro di un centinaio di metri, da dove si poteva ammirare uno spettacolo unico e irripetibile”.

La nuova via è stata chiamata Water World.

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