MENU

8 Maggio 2019

Boulder · Climbing · Vertical · Resto del Mondo

Mishka Ishi (13 anni), è la terza climber al mondo a firmare un 8C Boulder ripetendo “Byaku-dou”

Misha Ishi su “Byaku-dou” (8c), Mt. Hourai. Foto: Fam. Ishi

La giapponese, a soli 13 anni è diventata la prima donna a scalare la storica linea di Dai Koyamada.
E’ la persona più giovane a salire questo grado e la terza al mondo dopo Ashima Shiraishi e Lehman Kaddi

Arriva inaspettatamente dal Giappone una notizia che sconvolge il mondo del boulder. La protagonista si chiama Mishka Ishi, una ragazza sconosciuta di 13 anni che ha realizzato la prima salita femminile dello storico “Byaku-dou” di Dai Koyamada, sul Mt. Hourai, in Giappone. Per coloro che non hanno memoria, questa linea di una ventina di movimenti fu considerata una delle più difficili al mondo nel 2013, quando il giapponese liberò il blocco. Finora contava una sola ripetizione, compiuta da Motochika Nagao nel 2015 (vedi il video).

Byaku-dou, significa “strada verso il cielo” in lingua buddista. È così che Dai Koyamada  battezzò la sua creazione sul Mt. Hourai, proponendo  per il blocco  il grado 8c.

Mishka Ishi. Fonte: fanatic-climbing.com

La giovanissima giapponese con questa impresa, realizzata la scorsa settimana mentre era in vacanza con la sua famiglia, diventa la terza climber al mondo a salire il grado 8C Boulder oltre ad essere la persona più giovane a risolvere un problema di tale difficoltà.

Descrivendo Bayku-dou, Mishka riferisce che questo problema è interessante per i vari stili di arrampicata che richiede sul masso. La prima parte, necessita di molta forza di base e un po’ di resistenza, e la seconda metà della linea, movimenti dinamici.

Per prepararsi all’8C, la giovane giapponese spiega di non aver seguito una preparazione particolare: “Ho scalato Byaku-dou, perché volevo salire “Byaku-dou” (V15), non necessariamente un 8C. Ho scalato “Sho-nidan” (V8?), “Bachelorette” (V13), “Variation” (V13) sul masso di Byaku-dou.. può contare come preparazione?”

Parlando del momento in cui ha realizzato la ripetizione, la climber dice: “È successo in un batter d’occhio…. Non ho avuto davvero il tempo di festeggiare perchà dovevo pensare a come scendere in sicurezza…avevo compiuto la salita con il buio e non riuscivo a vedere bene. La stagione era tecnicamente finita, ma stavo ancora provando a salire il masso intorno alle 4 del mattino, a temperature ancora basse. Quel giorno, la temperatura si è abbassata abbastanza, per un breve periodo di tempo, la sera. Ho pensato che quella sarebbe stata l’ultima possibilità della stagione e ho deciso di provarci. E’ stata la decisione giusta al momento giusto, sono stata in grado di cogliere quell’occasione e di concentrarmi bene sul tentativo”

Con Mishka c’erano la madre, Jun Shibanuma e Leo Minegishi.

Fonte

Motochika Nagao durante la seconda salita di “Byaku-dou”, Febbraio 2015