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1 Dicembre 2016

Cultura · Alpi Orientali · Aree Montane · Italia · Trentino Alto Adige · Narrativa

MONTAGNALIBRI365: NADA PRESENTA “LEONIDA”. Trento, 5 dicembre 2016

Nada. Fonte: facebook

Nada. Fonte: facebook

“MontagnaLibri 365” del Trento Film Festival: Nada presenta Leonida, il suo ultimo romanzo
su un viaggio interiore alla scoperta di sé stessi

Lunedì, 5 dicembre, alle 20.30, nell’aula magna del Conservatorio musicale F.A. Bonporti di Trento (via Via S. Giovanni Bosco, 4), quarto appuntamento della rassegna MontagnaLibri 365 del Trento Film Festival con un nuovo e coinvolgente incontro con l’autore, organizzato in collaborazione con la “Piccola Libreria” di Lisa Orlandi.

L’ospite d’eccezione di questo nuovo evento sarà la cantante, attrice e scrittrice Nada Malanima, in arte conosciuta solo come Nada, che presenterà il suo ultimo romanzo “Leonida”, edizioni di Atlantide  A dialogare con l’autrice sarà il direttore del “Trentino”, Alberto Faustini.

“Leonida” è la storia di una ragazza che attraversa la vita allontanandosi dalla propria famiglia, da un uomo e poi da una donna, da una figlia non voluta, dal proprio paese e anche da sé stessa, fino a riconoscersi, ormai adulta, quando tutto sembra avere perso di senso e l’amore essere sparito per sempre.
«Leonida – ha evidenziato il fondatore della casa editrice Atlantide, Simone Caltabellota – è la storia di una solitudine e di una scoperta, un romanzo fortemente spirituale e al tempo stesso assolutamente emozionante. Nada è tra le poche vere artiste del panorama italiano veramente libere e questo romanzo la mostra in tutto il suo coraggio. Siamo felici e orgogliosi che abbia scelto Atlantide».

Nada, cantante, cantautrice, attrice e scrittrice, considerata nel panorama della musica contemporanea italiana una delle artiste più originali e amate dal pubblico, come autrice ha pubblicato quattro libri, tutti di successo: dopo l’esordio de Le mie Madri (Lain/Fazi, 2003) i romanzi Il mio cuore umano (Fazi, 2008) e La grande casa (Bompiani, 2012).

In Leonida la dimensione del viaggio tra affascinanti paesaggi toscani e le nebbie delle isole scozzesi delle Orcadi, si trasforma come un’avventura alla scoperta di sé stessi, della parte più interiore e sconosciuta: “Non mi sono mai sentita giovane, e adesso non mi sento nemmeno vecchia, e cammino, cammino tante ore al giorno, ho il mio da fare qui. Ora le stagioni scappano al galoppo di un puledro impazzito, e le ossa mi fanno sempre più male, ma non ci bado, non ho mai ascoltato il mio corpo, continuo a faticare lo stesso, lo metto alla prova e fino adesso ho avuto la meglio io. Se penso alla mia vita, dopo tutto mi sento ancora leggera”.