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24 Settembre 2018

Climbing · Vertical · Alpi Orientali · Aree Montane · Europa

Nina Caprez ripete “Headless Children” (8b, 260 m) in Rätikon

Nina Caprez su “Headless Children”, in Ratikon (A). Foto: Stefan Kuerzi

L’alpinista svizzera ha effettuato la terza salita in libera di una via molto dura e poco conosciuta nel  famoso massiccio delle Alpi austriache

Anche in massicci famosi come quello del Rätikon (A), dove sono state firmate alcune delle pagine più belle dell’arrampicata, ci sono ancora alcune grandi pareti con vie molto dure, seminascoste alla comunità degli scalatori.

Molte di queste pagine portano il nome di Nina Caprez, prima donna sulla storica “Silbergeier” (200 m, 8b+) nel 2011, con Cédric Lachat. Nel 2015 la svizzera compie con Barbara Zangerl, un’altra ripetizione memorabile, la mitica “Unendliche Geschichte” (380m, 8b+), preceduta – alcune settimane prima –  dalla ripetizione di “Hannibals alptraum” (5 lunghezze, 8a), che realizza con Marc Le Menestrel.

L’obiettivo successivo è stato “Headless Children” (260m, 8b), una linea aperta negli anni ’90 da Marco Müller, Koni Mathis e Bruno Rüdissered, e liberata da Mark Amann. Poco si sapeva a riguardo, fino al 2016, quando l’austriaco Kilian Fischhuber fece la prima ripetizione.

Nina Caprez puntò la sua attenzione alla via proprio dopo la salita di Fischhuber, e nel 2017 iniziò a provarla, tuttavia, il tempo non l’accompagnò in quell’occasione e lasciò il lavoro a metà dopo quattro giorni di tentativi.

Nina Caprez su “Headless Children”, in Ratikon (A). Foto: Stefan Kuerzi

Quest’estate è ritornata a Rätikon dove ha trovato condizioni meteo più favorevoli, e in soli tre giorni è riuscita a raggiungere il suo scopo. Rigorosa come sempre in materia di stile e trasparenza nei dettagli tecnici, Nina Caprez ha specificato su Instagram: “questa volta, il tempo e la compagnia sono state perfette e ho avuto la fortuna di giungere in cima, dopo una salita perfetta”

Il suo compagno di cordata, nella parte finale è stato Jonathan Crison, mentre ha condiviso il tempo in parete con Michael Schreiber.

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