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26 Luglio 2019

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Nirmal Purja verso la vetta del Broad Peak

Nirmal Purja vicino alla cima del K2 il 24 luglio 2019. Fonte: N. Purja/facebook

Aggiornamento:

Alle 8:50 ora in pakistana Nirmal Purja con due membri del suo team, Mingma David Sherpa e Halung Dorchhi,  hanno raggiunto la vetta del Broad Peak (8.047 m); per Nirmal è l’undicesimo 8000 conquistato nell’ambito del Project Possible 14/7.

Dopo la vetta del K2, l’ex Gurkha è partito per il Broad Peak. Il vertice è previsto per oggi 26 luglio

Mercoledì 24 luglio alle ore 7,40 (ora pakistana), Nirmal “Nims” Purja  ha raggiunto la cima del K2 (8611 m); nel pomeriggio  era già rientrato al Campo Base. Ieri è ripartito per il Broad Peak, con l’obiettivo di raggiungere la vetta oggi.

Purja ha scalato il K2 in 9 ore e mezza, da quando ha lasciato C4 (alle 22.20 ora pakistana). Venti ore dopo aver lasciato questo campo era al CB,  che ha lasciato alle tre del mattino per dirigersi al Broad Peak. Tutto questo dopo essere salito sul K2 in due giorni e quattro ore. Il suo piano: dormire oggi a Campo 2 per essere domani in cima al Broad Peak.

Indipendentemente dall’utilizzo di ossigeno supplementare nelle sue salite, la velocità con cui Nirmal Purja sta scalando Ottomila è impressionante!

Nella seconda fase del suo progetto, con cui intende completare i Quattordici Ottomila in sette mesi, ha scalato tre Ottomila in otto giorni, dieci totali in tre mesi.

La velocità con cui Nirmal sta concatenando gli Ottomila negli ultimi giorni è incredibile. Il 15 luglio era in cima al Gasherbrum I, tre giorni dopo (18 luglio)  era sul Gasherbrum II e, ieri (23 luglio) sul K2. Se domani (26 luglio) gli riuscirà il vertice del Broad Peak, avrà scalato quattro Ottomila in 11 giorni.

La grande differenza tra il progetto di Nirmal e quello del catalano Sergi Mingote (che ha scalato sei Ottomila in un anno e 2 giorni e prevede di completarli – possibilmente – in due anni e mezzo), è l’uso dell’ossigeno artificiale.

È evidente che Nirmal ha  grande forza di volontà, determinazione, esperienza e conoscenza della montagna. Lo dimostra la sua rapida scalata del K2, pur essendo stato l’ultimo a raggiungere il campo base e per di più in un momento  in cui l’atmosfera non era delle migliori, con poche probabilità di riuscita in questa stagione e quando gran parte delle spedizioni si erano ritirate.

Tuttavia, lui e il suo team sono arrivati ​​e hanno radicalmente cambiato la situazione. Nirmal e i quattro Sherpa che lo hanno accompagnato sono partiti dal campo base, hanno raggiunto la cima in due giorni e quattro ore, attrezzando la via anche per gli alpinisti rimasti sulla montagna: quelli saliti ieri (5) e oggi (19).

Nel corso del suo progetto, il ritmo con cui ha scalato gli  Ottomila è stato pazzesco: Everest e Lhotse in 10 ore e 15 minuti; Everest, Lhotse e Makalu in cinque giorni. Altro fatto impressionante: in 17 giorni ha vinto due volte l’Everest, Lhotse e Makalu.

Da sinistra a destra: Gyalje Sherpa, Nirmal Purja, Chhang Dawa Sherpa e Mingma David Sherpa al loro ritorno al campo base lo stesso giorno dal loro vertice sul K2 (24 luglio 2019)

“Project  Possibile – 14/7”

Prima fase

Annapurna. 23 aprile
Dhaulagiri. 12 maggio
Kanchenjunga. 15 maggio
Everest. 22 maggio
Lhotse. 22 maggio
Makalu. 24 maggio

Seconda fase

Nanga Parbat. 3 luglio
Gasherbrum 1. 15 luglio
Gasherbrum 2. 18 luglio
K2. 24 luglio
Broad Peak  (data prevista 26 luglio)

Terza fase (da completare nell’autunno 2019)

Manaslu
Cho oyu
Shisha Pangma

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