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18 Settembre 2020

Alpinismo e Spedizioni · Climbing · Vertical · Europa

Nord dell’Eiger. Barbara Zangerl e Jacopo Larcher ripetono “Odyssee” in 16 ore

Jacopo Larcher e Barbara Zangerl su “Odyssee”, parete Nord dell’Eiger (Alpi svizzere). Foto: © Alpsolut Pictures Fonte: J.Larcher/instagram

L’austriaca e l’italiano hanno completato in velocità la via più dura della parete Nord dell’Eiger, in Svizzera

La  conquista della mitica parete Nord dell’Eiger, realizzata più di ottant’anni fa, continua ad essere considerata una delle imprese leggendarie della storia dell’alpinismo.

La via più difficile sulla Nord dell’Eiger è la terrificante Odyssee (1.400m, 8a+), aperta e liberata da tre maestri dell’alpinismo moderno, Roger Schaeli, Robert Jasper e Simon Gietl, nel 2015. La ripetizione in libera di Odyssee è stata effettuata in quattro giorni da Barbara Zangerl e Jacopo Larcher nel 2018.

Quest’estate, Nico Favresse e Sebastian Berthe hanno superato  i 33 tiri di Odyssee in giornata, impiegando in totale 18 ore.

Ora giunge la notizia che Barbara Zangerl e Jacopo Larcher l’hanno nuovamente completata in 16 ore, riducendo di due ore il tempo di Favresse e Berthe.

Dalla pagina instagram di Jacopo Larcher:

“Quando abbiamo ripetuto la via nel 2018, abbiamo subito iniziato a sognare di scalarla in un giorno; normalmente non ci interessa scalare in velocità, quindi è stata una nuova sfida per noi … e devo ammettere è stato molto divertente!

Jacopo Larcher e Barbara Zangerl su “Odyssee”, parete Nord dell’Eiger (Alpi svizzere). Foto: © Alpsolut Pictures. Fonte: J.Larcher/instagram

Il primo tentativo e l’abbandono

A metà agosto scorso Zangerl e Larcher erano ai piedi del colosso delle Alpi Svizzere e hanno iniziato a lavorare sulla via per realizzarne la salita in giornata.

Dopo diversi giorni di maltempo, il cielo si è aperto, offrendo una Parete Nord sconosciuta, senza una sola presa bagnata. Ma Barbara Zangerl e Jacopo Larcher non erano ancora pronti e, quando lo sono stati, il tempo era cambiato drasticamente, con mezzo metro di neve in cima all’Eiger. Nonostante ciò, hanno deciso di aspettare che il tempo migliorasse per effettuare il loro primo tentativo. Le condizioni sono arrivate ed entrambi si sono lanciati verso il loro obiettivo. Sono saliti velocemente e avevano già superato la parte più difficile della via quando  hanno trovato una sezione di quattro tiri completamente bagnata, con difficoltà comprese tra 6c+ e 7c, che hanno superato.

Dopo 30 lunghezze in sole 16 ore di arrampicata, avevano davanti a loro ancora tre tiri. Pensavano di avere la via in pugno ma “improvvisamente, tutto è cambiato e quello è diventato, probabilmente, il giorno di arrampicata più difficile della nostra vita”, racconta Barbara Zangerl. Sul penultimo tiro (senza protezioni fisse) era davanti, quando hanno cominciato a cadere grandine e una forte pioggia. Le temperature si sono abbassate e l’acqua è diventata gelata. Hanno dovuto improvvisare e attingere alla loro enorme esperienza per scendere e calarsi in corda doppia per 31 lunghezze, nel bel mezzo della bufera. “Quando abbiamo raggiunto il bivacco e i nostri sacchi caldi alle 22:00 non potevamo essere più felici”, dice Zangerl.

Un altro tentativo

Jacopo Larcher e Barbara Zangerl su “Odyssee”, parete Nord dell’Eiger (Alpi svizzere). Foto: © Alpsolut Pictures. Fonte: J.Larcher/instagram

Dal racconto di “Babsi” Zangerl: “Abbiamo dato un’altra possibilità al nostro progetto. Le previsioni del tempo ci hanno promesso un condizioni perfette senza alcuna possibilità di temporali. Due giorni dopo eravamo di nuovo in parete… Siamo partiti lunedì mattina presto, all’1.30. Abbiamo scalato la prima metà della via al buio.”

Larcher: “Ci sentivamo ancora un po’ stanchi per il nostro ultimo tentativo, ma la motivazione per portare a termine il nostro progetto era più forte e volevamo sfruttare al meglio la (forse ultima) finestra di bel tempo. I tiri di mezzo e quelli alti erano ancora bagnati, ma siamo riusciti a superarli, abbiamo accelerato sugli altri … e siamo arrivati ​​in cima alle 17:30 (dopo 16h in parete) perfettamente in tempo  per seguire il consiglio del mio amico e tornare alle nostre bici prima che facesse buio. Che grande giornata!”