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13 Aprile 2021

Ambiente e Territorio · Cultura

Paolo Cognetti: ‘Abitare la montagna, scegliere il futuro’. Online il 14 aprile

visual ‘Il Grande Trasloco’

Il vincitore del Premio Strega 2017 inaugura il secondo capitolo del romanzo-evento online ‘Il Grande Trasloco’ organizzato da Fa’ la cosa giusta! e Terre di mezzo Editore

Cosa vuol dire abitare un luogo? Mercoledì 14 aprile alle 21  Paolo Cognetti, scrittore Premio Strega 2017 con il romanzo Le otto montagne, risponderà a questa domanda su ilgrandetrasloco.it.

Con lui, dalla sua baita a Estoul, in Val d’Aosta, si esploreranno i significati del verbo “Abitare”, legati soprattutto all’idea di vivere veramente uno spazio, a partire dall’esperienza che ha raccontato nel libro Il ragazzo selvatico. Si parlerà della scelta di passare una parte dell’anno in montagna a duemila metri, in Val d’Ayas, ai piedi del Monte Rosa, dove ha deciso di recuperare un vecchio casale per avviare un nuovo progetto culturale che punta a coniugare nuove strategie per l’economia montana e rispetto della montagna.

Cognetti, mercoledì 14 aprile, inaugura il secondo capitolo – Abitare – de Il Grande Trasloco, il romanzo-evento online organizzato da Fa’ la cosa giusta! e Terre di mezzo Editore. Un racconto a più voci per condividere idee e strumenti e traslocare nel futuro che vogliamo costruire, come Pianeta e comunità e che introdurrà in un “mondo che sa far nascere idee, progettualità e nuovi stili di vita”. Sei appuntamenti per esplorare le tante possibilità di abitare lo spazio, pubblico e privato, cercando soluzioni virtuose per immaginare alternative concrete e sostenibili.

Paolo Cognetti abita due mondi

Paolo Cognetti in Dolpo (Nepal). Foto: Stefano Torrione. Fonte: Fa’ la cosa giusta!

Nato e cresciuto a Milano, Cognetti è da sempre cittadino attivo contribuendo negli anni con altri a fare del suo quartiere e della sua città un luogo più bello. Quando ha scelto di radicarsi anche in montagna ha iniziato ad osservare quello spazio nuovo, per trovare il proprio posto.

A Estoul, insieme a un gruppo di amici, Paolo Cognetti ha dato vita a diversi progetti, tra cui Il richiamo della foresta, festival di arte, libri e musica in montagna, impegnati nel raccontare i diversi modi di vivere la montagna, il desiderio di comprenderla e popolarla. Un’alternativa al modello della città, che però non è un luogo di isolamento, ma di resistenza e di vita comune.