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27 Maggio 2019

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Sale a venti il numero di alpinisti morti sugli 8000 in questa stagione

Robin Haynes Fisher. Fonte: PA Press Association

E’ il britannico Robin Haynes Fisher l’ultima vittima della stagione primaverile

Un alpinista britannico è morto ieri mattina scendendo dalla vetta del Monte Everest,  portando a 20 il numero di  sulle montagne di oltre 8.000 metri nella stagione alpinistica primaverile.

Meera Acharya, direttrice del dipartimento del turismo, ha reso noto ieri  che Robin Haynes Fisher, (Regno Unito), ha perso la vita a 8.600 metri mentre scendeva dalla vetta della montagna più alta del mondo.

Il 44enne faceva parte di una spedizione di sei membri guidata da Dani Fuller. “Gli alpinisti  insieme alla loro guida Sherpa hanno raggiunto la cima alle 8:30 del mattino”, ha riferito Murari Sharma, Direttore di  Everest Pariwar Treks, aggiungendo che Fisher e Jangbu Sherpa sono stati male durante la discesa.

L’alpinista inglese è morto sotto la vetta mentre Jangbu Sherpa è stato salvato al campo inferiore, ha aggiunto.

Con questo ultimo decesso, sale il bilancio delle vittime sugli 8000 metri. Sono 20 gli alpinisti che hanno perso la vita nella stagione primaverile, hanno confermato i funzionari. “La stagione ha visto 10 morti sul Monte Everest, quattro sul Monte Makalu e tre morti sul monte Kanchenjunga e uno su Lhotse, Annapurna e Cho Oyu fino ad oggi.”

Foto arch. Nirmal Purja. Fonte: facebook