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31 Luglio 2018

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Salvo Alexander Gukov! Il racconto del recupero

Alexander Gukov. Fonte: Anna Piumova/facebook

Anna Piunova di Mountain.ru, annuncia sul suo profilo facebook il recupero dell’alpinista russo Alex Gukov bloccato a oltre 6200 metri sul Latok I, da diversi giorni

“Dopo aver perseverante e messo in pericolo la loro vita per due giorni consecutivi, i piloti del 5° squadrone dell’aviazione militare dell’esercito pakistano hanno dimostrato ancora una volta di essere tra i migliori salvando Alexander Gukov a 6300 metri”. L’alpinista è stato recuperato attraverso la Long Line.

Scrive ancora Piunova: “Il tempo è migliorato durante la notte. Questa mattina era sereno con  alcune nuvole intorno al Latok. I cinque coraggiosi piloti  hanno comunque dovuto combattere venti forti a 6300 m durante l’operazione di salvataggio.”

L’alpinista ora si trova all’ospedale di Skardu. E’ molto debole ma sembra non ci siano congelamenti particolari.

Latok I. Posizione di Gukov. Fonte: Anna Piunova/facebook

Il racconto del recupero

“L’elicottero  è salito sulla montagna e ha volato per circa 45 minuti a 6300 m prima di trovare Alex su una cresta stretta. A causa della molta neve, la tenda arancione era sepolta.

Il piano per il primo tentativo era quello di individuare Alex e fare una ricognizione della zona prima di scendere e poi tornare su di nuovo per la missione di recupero con il giusto carico di carburante. Una volta che Alex è stato avvistato, il b3s aveva ancora carburante sufficiente per tentare  il recupero in una sola operazione. I piloti hanno deciso di provarci.

Il tempo era buono ma i forti venti stavano costantemente creando  una turbolenza. Comunque, per una volta la natura li stava aiutando. La temperatura esterna era di -8 gradi e questo li ha aiutati a volare a 6300 m (secondo i loro calcoli, idealmente servivano -10 gradi).

Un elicottero ha lanciato la fune vicino alla cresta. L’ altro b3 era dietro, e dava istruzioni per come regolare la  fune. Così i due b3s hanno lavorato in tandem. Dopo aver provato per 15 minuti, Alex finalmente è riuscito a prendere in mano la fune e ha collegato l’anello di acciaio alla sua imbracatura. L’ elicottero che volava dietro ha confermato l’aggancio e ha dato il via all’elicottero di alzarsi con Alex attaccato. Il livello del carburante stava diventando critico. Alex aveva dimenticato di togliere il suo ancoraggio alla montagna. Così si è trovato collegato alla fune del B3 e al Latok, come  se la montagna si rifiutasse di lasciarlo andare. I piloti sono stati estremamente fortunati …  l’ancoraggio che assicurava al Latok I Alex si è staccato. Il  B3s si è alzato in volo e ha portato Alex in sicurezza a Skardu.

Alex Gukov. Fonte: Anna Piunova

Lui è in buona forma, è  forte, e i medici  si stanno prendendo cura di lui.

Un pensiero va al compagno di cordata di Alexander, Sergej Glazunov, che ha perso la vita sulla montagna il 25 luglio scorso precipitando dalla montagna in fase di discesa. Nella caduta, si è portato con se l’attrezzatura di Gukov, che è rimasto bloccato sulla montagna, impossibilitato a scendere. (Fonte: Anna Piunova)

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