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23 Luglio 2018

Ambiente e Territorio · Alpi Occidentali · Aree Montane · Italia · Piemonte

Salvo lo speleologo soccorso dal CNSAS nella Grotta della Mottera. Oltre 100 i tecnici impegnati nel recupero

Salvataggio nella Grotta di Mottera. Foto: CNSAS

Lo speleologo è precipitato durante un’esplorazione all’interno della Grotta della Mottera, in alta Val Corsaglia (CN)

Poco prima delle ore 8 di questa mattina i tecnici speleologici e alpini del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) hanno consegnato G. G., speleologo infortunatosi all’interno della Grotta della Mottera, Comune di Frabosa Soprana (CN) all’equipe sanitaria del 118 sopraggiunta in elicottero che lo ha imbarcato con il verricello. In seguito, l’uomo è stato condotto all’ospedale di Cuneo dove è stato ricoverato in codice giallo.

Circa un’ora prima si era conclusa l’operazione dei tecnici speleologici che, dopo 36 ore di intervento, avevano riportato la barella con l’infortunato al di fuori della grotta dove è stato necessario allestire un’ultima calata con le corde per superare un salto di roccia di 80 m verso una radura adatta al recupero con verricello da parte dell’eliambulanza 118.

Hanno partecipato complessivamente oltre 100 tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico di cui 80 speleologi delle Delegazioni di Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Lombardia e Toscana, 20 alpini della Delegazione Mondovì e il personale del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza.

Lo speleologo condotto fuori dalla grotta della Mottera. Foto: CNSAS

 

L’incidente, sabato sera

Sabato sera, l’uomo  era impegnato con lo speleoclub Tanaro nella traversata dal Buco Fantozzi alla Colla degli Stanti, un percorso particolarmente apprezzato dagli speleologi, quando è precipitato riportando lesioni multiple che gli impedivano di uscire autonomamente. Intorno alle ore 21 è partita la richiesta di soccorso presso la Delegazione speleologica del Soccorso Alpino e Speleologico Piemonte (CNSAS) che ha avviato l’operazione. Già nella serata le prime squadre hanno raggiunto l’imbocco della grotta lungo un terreno impervio caratterizzato da un sentiero attrezzato e hanno iniziato l’avvicinamento ipogeo verso il ferito. Nel frattempo sono state mobilitate altre squadre dalle delegazioni di Liguria, Emilia Romagna, Marche, Lombardia e Toscana che in mattinata hanno raggiunto l’imbocco e hanno iniziato a operare.

Il ferito, raggiunto dalle prime squadre composte anche da personale sanitario che ne hanno valutato l’entità dell’infortunio, è stato stabilizzato e  caricato sulla barella specifica per il soccorso speleologico.  Le altre squadre, disposte lungo l’intera lunghezza della grotta, hanno attrezzato carrucole e teleferiche per il recupero della barella.

Salvataggio nella Grotta di Mottera. Foto: CNSAS