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27 Settembre 2022

Climbing · Vertical · Europa

Sasha DiGiulian, Matilda Söderlund e Brette Harrington effettuano la seconda salita di ‘Rayu’

Sasha DiGiulian, Matilda Söderlund e Brette Harrington effettuano la seconda salita di ‘Rayu’, 26 settembre 2022. Fonte facebook Matilda Söderlund

Le tre scalatrici si assicurano la prima femminile e la seconda salita assoluta della via (610 m, 8c) aperta e liberata dai fratelli Pou e Kico Cerdá nel 2020

Lo avevano annunciato giorni fa, quando hanno risolto separatamente tutti i tiri di Rayu che la loro intenzione era quella di portare a casa l’intera catena da terra alla cima e, ieri 26 settembre,  Sasha DiGiulian, Matilda Söderlund e Brette Harrington hanno confermato l’impresa attraverso i loro canali social.

“Ce l’abbiamo fatta! – ha postato con entusiasmo Sasha –  Seconda salita e prima salita femminile di Rayu, (610m, 8c), una big wall nei Picos de Europa. E’ la parete più difficile mai scalata da un team femminile”.
L’americana spiega: “Ci siamo alternate alla guida, scalando in libera tutti i tiri. Sia io che Matilda abbiamo scalato in libera il primo tiro di 8c.”

Il 12 settembre, sia Sasha che Matilda  sono riuscite a concatenare il tiro chiave, un 8c di circa 45 metri e prese minime. Entrambe sono tornate in parete per sostenere Brette, che ha faticato a concatenare il tiro, che sarebbe stato il suo primo 8c. Brette, più specializzata in big wall, oltre che in arrampicata alpina su ghiaccio e misto, ha tentato per circa 6 giorni con il supporto delle sue amiche, che hanno scalato più di 400 metri al giorno per assicurarla, ma alla fine non ha avuto successo.

“Matilda e io abbiamo fatto l’8c per prime, e ci siamo alternate alla guida su tutto il terreno di arrampicata trad” – spiega Sasha –  su questi tiri non attrezzati la grande esperienza di Brette nel posizionare le autoprotezioni è stata fondamentale per la cordata.”

Rayu è stata aperta e liberata dai fratelli Iker ed Eneko Pou, con Kico Cerdá, sulla parete sud del Peña Santa de Castilla (2596 m), nei Picos de Europa. Era l’estate del 2020. Da allora, nessun’altra squadra ha ripetuto la via di 14 tiri con una difficoltà costante di settimo grado, molte sezioni di autoprotezione e il tiro chiave di 8c. Si tratta di una sfida fisica e mentale ai massimi livelli dell’arrampicata mondiale, ed è anche la via con il maggior numero di tiri di qualsiasi altra via concatenata da un team tutto al femminile.