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28 Marzo 2018

Hiking e Trekking · Walking · Resto del Mondo

Scott Doolan compie la prima salita, con sedia a rotelle e con la forza delle mani, al CB dell’Everest

Scott Doolan al CB dell’Everest. Fonte: facebook

L’australiano è il primo paraplegico a compiere un viaggio così estenuante, senza aiuti

Il 28enne australiano Scott Doolan è diventato il primo a raggiungere il Campo Base dell’Everest (5.265 m) su una sedia a rotelle dotata di ruote da mtb, un incredibile viaggio che ha fatto per lo più sulle sue mani e senza aiuto. Ci sono voluti 10 giorni a Doolan per ultimare l’impresa (si impiegano  in media dagli 8 ai 10 giorni).

L’ australiano ha dichiarato all’agenzia AFP di essersi sentito a disagio al suo arrivo. “Stavo faticando a respirare in quel momento perché stavo camminando sulle mani…  ricordo solo che guardavo in alto e ho visto una folla di circa 20 persone. Una volta arrivato lì, tutti hanno iniziato a tifare e questo è stato dannatamente umiliante”.

Camminando sulle  mani, con una tecnica che ha soprannominato “wheelbarrowing” (un amico gli sostiene le gambe, tenendolo dalle caviglie), Doolan ha consumato cinque paia di guanti durante il trekking. E il settimo giorno, una delle ruote anteriori della sua sedia a rotelle si è pure rotta.
“Ero abbastanza sconfortato. Ero seduto da solo su una roccia, pensando come farò ora”, ha raccontato l’australiano al rientro nella capitale del Nepal, Kathmandu. Altri trekker lo avrebbe aiutato, legando la ruota alla sedia con una corda per impedirne il ribaltamento.

Doolan,  nato nella Nambucca Valley, è costretto su una sedia a rotelle dall’età di 17 anni, quando si fratturò la spina dorsale in un incidente in moto. Ha trascorso otto mesi preparandosi per il trekking. Ha seguito un allenamento quotidiano cardiovascolare e muscolare per accrescere la forza nella parte superiore del corpo.
Ma ha detto che nonostante tutto l’allenamento, il viaggio è stato estenuante, al “100% più difficile” di quanto si aspettasse: “Non mi aspettavo che il terreno fosse così ostile. Non ho mai affrontato nulla di simile prima e non mi sono mai allenato per qualcosa del genere ”

Domenica, Doolan ed è stato trasportato in aereo dal Campo Base a Kathmandu, dove è stato ricoverato in ospedale. I raggi X gli hanno riscontrato una frattura da stress al coccige, ma ci si aspetta che si riprenda completamente.

Doolan sta già pensando alla sua prossima avventura .. vorrebbe nuotare per il suo paese alle Paralimpiadi di Tokyo del 2020.