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26 Luglio 2022

Climbing · Vertical · Europa

Seb Bouin: prima salita di “Nordic Marathon” (130 m 9b/+)

Seb Bouin. Fonte: profilo facebook

Sebastien Bouin risolve un collegamento senza precedenti individuato solo una settimana fa nella grotta norvegese di Flatanger

Con una lunghezza impressionante di 130 metri e una difficoltà proposta di 9b/+, “Nordic Marathon” è il più lungo collegamento 5.15 mai salito.

Il 15 luglio scorso, Seb Bouin ha condiviso su Instagram la sua visione del mostro di resistenza che presto sarebbe diventato “Nordic Marathon”. In quel momento, Bouin aveva appena ripetuto il secondo tiro di ‘Thor’s Hammer’, un’iconica linea di Flatanger.

La soluzione da parte di Bouin del secondo tiro di 9a+, lo ha indotto a chiedersi se poteva utilizzarlo come parte di una via che avrebbe percorso l’intera lunghezza dell’enorme grotta. Adam Ondra aveva  pensato a una via del genere in passato e aveva condiviso l’idea con Bouin. Improvvisamente, tutto ciò sembrava vagamente possibile.

Bouin aveva già completato il primo tiro di Thor’s Hammer nel 2015. I pezzi del puzzle si stavano unendo.

L’idea ha preso vita oggi in “Nordic Marathon”. Per scalare la sconcertante via, che comprende arrampicata dura per tre tiri, Bouin ha scelto tra tre possibilità per la partenza. La via non è un collegamento di entrambi i tiri di Thor’s Hammer più il tiro di topout. Non inizia nemmeno sul pezzo di prova di Ondra, Move (9b/+).

La prima metà della nuova via di Bouin è invece “Nordic Plumber”, un 8c che Ethan Pringle aprì nel 2012. La via condivide un ancoraggio con il primo tiro di Thor’s Hammer, quindi Bouin ha potuto continuare ad arrampicare sul lungo secondo tiro da lì.

Secondo Bouin, l’aggiunta di ‘Nordic Plumber’ ha reso sostanzialmente più difficili i passaggi superiori del secondo tiro di Thor’s Hammer.

“Arrivare sul 9a+ con le braccia già così cariche è stato pazzesco”, ha scritto. A causa dello sforzo fisico impiegato nel lungo collegamento, Bouin ha potuto tentare la via solo una volta per sessione, con un giorno di riposo completo tra una e l’altra.

“Le dimensioni della via lo rendono difficile dal punto di vista mentale”, ha ammesso. “È stato psicologicamente molto difficile fare un solo tentativo ogni due giorni. La pressione era altissima nell’ultimo passaggio”.

L’ultima difficoltà arriva dopo 80 metri di arrampicata di nono grado quasi orizzontale. Dopo aver già completato un trasferimento di corda e aver superato la parte finale della grotta, Bouin non ha avuto altra scelta che slegarsi dalla  corda per gli ultimi 5-10 m di “arrampicata molto facile”, perché la corda faceva troppa  resistenza.

Le aspirazioni di Bouin

Anche se Bouin ha scelto di salire il suo collegamento attraverso ‘Nordic Plumber’, ora ha intenzione di lavorare su varianti più difficili. Collegare il primo tiro di Thor’s Hammer con il secondo sarebbe un grande passo avanti rispetto alla difficoltà complessiva di ‘Nordic Marathon’. In definitiva, le aspirazioni di Bouin sono ancora più grandi.

Il collegamento di ‘Move’ di Ondra  all’intera linea darebbe vita alla combinazione più difficile possibile e concretizzerebbe il suo “obiettivo finale”. Bouin ha avuto bisogno di quattro viaggi  a Flatanger per ripetere solo ‘Move’  – ma ci è riuscito nel 2019. Aggiungere il resto della via rappresenterebbe certamente un nuovo livello nell’arrampicata sportiva di resistenza, da gradare 5.15+, come minimo.