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7 Aprile 2017

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Cultura · Alpi Centrali · Aree Montane · Italia · Lombardia

Serata “Patagonia – indietro non si torna”. Protagonista: l’alpinismo. Relatore, Nicola Lanzetta. Lecco, 20 aprile

Nicola Lanzetta. Fonte: facebook

Nell’ambito del ciclo “A tu per tu con in grandi dello sport”, il 20 aprile serata dedicata alla Patagonia. Interviene Nicola Lanzetta.

È una serata particolare, perché diversamente articolata, quella che DF Sport Specialist propone come incontro “A tu per tu con i grandi dello Sport”, programmata per le ore 20 di giovedì 20 aprile 2017, presso il suo salone a Bevera di Sirtori. “Grande”, come vedremo, non sarà lo stesso relatore che, pur non pretendendo la qualifica di alpinista di eccelso valore, sarà protagonista in partenza nel filmato che comprende le sue scalate alla vetta del Fitz Roy (pilastro Sudovest, via dei Californiani) e su altre cime considerate satelliti della stessa montagna, quali l’Aguja Saint-Exupèry e l’Aguja Guillaumet e nel gruppo del Cerro Torre la Torre della Media Luna, in zona argentina, e le guglie granitiche nella Valle di Cochamò e le pareti del Cerro Trinidad e Cerro Moustro a Sud, nella Patagonia cilena. Il relatore è Nicola Lanzetta, cognome ben noto ai lecchesi appassionati d’alpinismo, in quanto Mimmo Lanzetta, il padre di Nicola, fu un componente della spedizione dei Ragni che nel 1974 conquistarono la vetta del Cerro Torre per la parete Ovest. Mimmo Lanzetta accompagnò i Ragni fino al campo base ed ebbe anche il compito di filmare gran parte delle loro operazioni. Fu inoltre molto presente sulla scena degli alpinisti lecchesi, non solo quando si accompagnò con Carlo Mauri nel suo viaggio sulle orme di Marco Polo o con Riccardo Cassin e Casimiro Ferrari nella spedizione vittoriosa alla parete Ovest dello Jirishanca, in Perù, nella Cordillera di Hauyhuash.

Nicola, che è nato ad Oristano nel 1978 e risiede tuttora in Sardegna, dopo aver conseguito il diploma presso l’istituto nautico di Cagliari e svolto il servizio militare come ufficiale di complemento nella marina, congedato dopo tre anni, ha intrapreso a lavorare come sommozzatore di alto fondale nelle piattaforme petrolifere in diversi parti del mondo, dedicandosi in seguito alla pesca del corallo in Sardegna, dove pratica diverse discipline sportive, quali il surf da onda.

visual del film-documentario “Patagonia – Indietro non si torna” di N. Lanzetta

La sua vocazione alpinistica sorge all’improvviso, quando recatosi in Patagonia per rivivere le avventure del padre, rimane come stregato da quelle terre selvagge. Da qui alla decisione di ritornare in Patagonia, non più come turista, ma come vero alpinista, non ci fu esitazione né tentennamenti. Quello che ha fatto sulle montagne della Patagonia, lo potremo vedere e giudicare nel filmato di 25 minuti che ci verrà a presentare. Oltre alla Patagonia, ama arrampicare e fare sci alpinismo sulle montagne del Nord Italia, ma ancora più cercare zone inesplorate in Sardegna, dove ha già chiodato diverse vie e aperto nuovi itinerari di scalata classica.

Il “grande” protagonista della serata – e qui troviamo la sua particolarità – sarà invece “l’alpinismo stesso”, nella forma che emergerà dalla conduzione competente e brillante dello scrittore e giornalista Giorgio Spreafico, che sulla scia di una trentina di diapositive inedite di Mimmo Lanzetta relative alla spedizione dei Ragni al Cerro Torre nel 1974, e della presenza in sala dei superstiti della stessa vittoriosa spedizione – Mario Conti, Giuseppe Lafranconi, Ernesto Panzeri, Sandro Liati e Mimmo Lanzetta – saprà creare un’atmosfera indimenticabile di entusiasmante passione alpinistica.

Renato Frigerio