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23 Aprile 2018

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Siebe Vanhee e Sean Villanueva O’Driscoll aprono una nuova via sulla est dell’Aguja Desconocida. Guarda il video “A day Out – Torres del Paine”

Torres del Paine, Patagonia. Foto: arch.Siebe Vanhee e Sean Villanueva O’Driscoll/facebook

“El Matédor” (6c+), nell’Aguja Desconocida (13 lunghezze; 500 metri), non era la linea più logica della parete, ma era l’opzione migliore per mantenere alto l’umore nelle complicate condizioni meteorologiche in Patagonia, durante l’estate australe

Il brutto tempo in Patagonia può essere una tortura per gli alpinisti che sono in attesa di una finestra di bel tempo. “E’ frustrante” – dice Siebe Vanhee –  “la cosa più difficile è rimanere in buona forma, ma con un po’ di creatività puoi riuscirci!”. Per questo, lui  e Sean Villanueva O’Driscoll hanno trovato un modo per incanalare le loro energie aprendo una nuova via sulla parete est dell’Aguja Desconocida, nelle Torres del Paine, approfittando di una finestra molto breve  di tempo “favorevole”.

Si chiama “El Matédor”; è un 6c+ di 13 tiri per 500 metri di lunghezza. Il duo belga l’ha liberato in 12 ore, alla fine di gennaio.

Certo è che  che la stagione estiva australe patagonica 2017/2018 non passerà certo alla storia per le buone condizioni del tempo:  neve, ghiaccio e periodi prolungati di maltempo hanno, infatti, ostacolato molte delle ascensioni alpinistiche pianificate.

First ascent “El Matedor”, su Aguja Desconocida, Patagonia. Foto: arch.Siebe Vanhee e Sean Villanueva O’Driscoll/facebook

I due avevano a disposizione poche ore di bel tempo e, a causa delle cattive condizioni della parete, hanno optato per una delle vie più brevi. Una classica via di granito con il punto cruciale al tiro 11.

“La via  che abbiamo scelto era la più asciutta…”, ha riferito.  Villanueva O’Driscoll a Rock and Ice via e-mail. “In prossimità della cima, c’era forte vento proveniente da Ovest, così abbiamo accelerato negli ultimi 10 metri fino alla vetta. Toccato il vertice, siamo ripartiti velocemente verso la parete est e il rifugio. Fondamentalmente abbiamo fatto il meglio che potevamo fare in quelle condizioni”.

Sono saliti convinti di essere  i primi a mettere piede sulla cima

Siebe Vanhee e Sean Villanueva erano andati in Patagonia per liberare la parete est della Torre Centrale del Paine, ma il maltempo non ha concesso loro tregua. Successivamente, hanno tentato due obiettivi minori stanchi di  giorni  a base di yoga, meditazione e allenamento.

L’Aguja Desconocida, è una torre tra La Mascara e La Hoja. “Pensavamo  fosse inviolata”, riferisce Villanueva O’Driscoll al Rock and Ice, “ma abbiamo trovato un chiodo appena sotto la vetta e abbiamo scoperto che era già stata scalato da una squadra italiana che l’ha chiamata Aguja Desconocida (la Torre Ignota)”.

Durante il resto del loro viaggio  alle Torres del Paine, Vanhee e Villanueva O’Driscoll hanno fatto due tentativi su altre torri ma sono stati respindi dalle condizioni meteo avverse (vedi video sotto).

“Tutto questo fa parte della selvaggia Patagonia”, racconta Villanueva O’Driscoll a Rock and Ice. “lo sapevo, prima di andarci, non bisogna avere piani fissi.. è necessario mantenere le opzioni aperte e variabili a seconda delle condizioni. Ho avuto comunque una grande stagione e la Patagonia è sempre un posto magico. “