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3 Febbraio 2021

Boulder · Vertical · Europa

Solenne Piret sale “Onde de Choc” (7B) a Fontainebleau. Il video

Solenne Piret. Foto: Sign Arthur. Fonte: S. Piret/facebook

La paraclimber francese il 9 gennaio scorso ha chiuso il classico blocco 7B nella foresta di Fontainebleau in Francia

Nata in una famiglia appassionata di arrampicata,  per Solenne Piret, arrampicare era naturale come camminare. I suoi genitori, che si sono conosciuti a Fontainebleau, l’hanno introdotta all’arrampicata fin da piccola. Vivevano a Parigi e ogni domenica la famiglia andava ad arrampicare. Ma Piret ha smesso di arrampicare, forse perché non era forte come avrebbe voluto, o per la sua disabilità, o per entrambe le cose. Piret è nata senza l’avambraccio destro.

Dieci anni dopo, mentre molti suoi amici stavano parlavano di Arkose Nation, una nuova palestra di arrampicata a Parigi, la giovane francese decise di superare la sua timidezza e la sua disabilità rientrando nel mondo dell’arrampicata. “È stata una rivelazione”, ha scritto la climber in una e-mail a Rock and Ice.

Da quando ha ricominciato a scalare nel 2017, Piret, 28 anni, ha vinto il Campionato mondiale di Paraclimbing nella sua categoria nel 2018 e nel 2019, ed è entrata a far parte della nazionale francese di paraclimbing.

Ha iniziato a lavorare su “Onde de Choc” (7B) a Fontainebleau,  nel novembre 2018 quando il suo amico, Christophe Cazin, le ha suggerito il problema. Per Cazin, era il più bel 7B della foresta e credeva che fosse un obiettivo possibile per lei.

Piret ha tentato alcune volte “Onde de Choc” nel 2018 e nel 2019, ma con difficoltà nei primi movimenti. “A quel tempo, non avevo fatto più del 6C [V5] nella foresta, quindi non avevo preso seriamente in considerazione Onde de Choc”, ha scritto la climber francese. Piret, infatti, credeva di dover salire un 7A e un 7A+ prima di affrontare Onde de Choc. Per un anno, la climber ha rivolto la sua attenzione altrove, lavorando a Fontainebleau sulla tecnica.

Poi la scorsa estate, la francese  ha ripetuto il suo primo boulder di 7A+ a La Capelle e si è sentita pronta per Onde de Choc. Ha iniziato ad allenarsi sulla linea con il personal trainer Guillaume Levernier. “I mesi sono passati e ho iniziato ad aver paura”, ha scritto Piret. “…  non sapevo se l’avrei superata davvero.”

Senza l’avambraccio destro, il tiro chiave è diverso per lei che per altri climber: mentre la difficoltà diminuisce per la maggior parte degli scalatori vicino al top del masso, il tiro chiave per Piret è quasi alla fine.

La paraclimber francese il 9 gennaio scorso ha trovato la soluzione in un minuscolo piede destro. Super piccolo, ma utilizzabile. “Ho fatto alcune grandi cadute scivolando su quel piede”, ha scritto Piret, “ma alla fine ha funzionato!”

 

[ C L I M B I N G S T O R Y – 4 / 4 ] • Even if you already had the end of this story, I will tell you how it happened… The day before I fell so close to the top that I was nervous : conditions were perfect this day, and there was so many pads on the floor that it was like climbing at @arkose.climbing 🤗 : I had no more excuses.
I felt better and better during my tries, and at my third one I fell while it seemed to be finish, at the top… 😳 In reality, the end isn’t hard, but I don’t have the length to just go to the final jug, so I have to move my feet again with a bad right sloper. I wasn’t prepare.
After that, I did a really bad try, then @guillaumelevernier told me « I want you to fight for your next try. It’s like a song : you know the music, you know the lyrics, just recite them »
And that’s what I did.
✅ Onde de Choc – 7b

🙏🏻 Arkose Le 8 assure Petzl

Pubblicato da Solenne Piret su Lunedì 18 gennaio 2021