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5 Gennaio 2021

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Spedizione polacca verso il Peak Lenin (7.135 m)

Peak Lenin (fot. Nihongarden / Wikipedia CC)

Nonostante le difficoltà legate alla pandemia, un piccolo team polacco è partito per un’altra spedizione invernale

Piotr Krzyżowski, Mariusz Hatala e Radek Woźniak (Beskid Expedition Team) hanno scelto il Peak Lenin (7.135 m) come prima destinazione della loro spedizione invernale, che durerà 5-6 settimane.

In passato, alcuni di loro hanno già scalato insieme: due anni fa, Krzyżowski e Hatala hanno realizzato la prima salita polacca invernale al Khan Tengri, la vetta più alta del Kazakistan. Allora il team era formato da quattro membri.
Krzyżanowski e Hatala hanno acquisito molta esperienza nelle catene del Tienshan e Pamir. Il loro sogno, sempre più vicino alla realizzazione, è aggiudicarsi il Leopardo delle Nevi. Radek Woźniak, entrato nel team ora, ha anche lui all’attivo 4 vette da 5.000 a 7.000 metri, necessarie per vincere questo premio. Gli alpinisti hanno deciso di non rivelare i loro piani esatti in questa fase; è noto  solo che la loro prima destinazione sarà il Peak Lenin, che intendono salire attraverso la Direttissima  o le rocce di Lipkin.

Beskid Expedition Team, invernale al Peak Lenin 2021. Fonte: Beskid Expedition Team/facebook

Il Peak Lenin è considerato uno dei settemila più facili del Premio Leopardo delle Nevi (Snow Leopard). Sebbene in inverno sia considerato una bella sfida, si presume che gli alpinisti vogliano realizzare qualcosa in più.

A quanto pare, è già stata un’impresa organizzare la spedizione. Piotr Krzyżowski: “Due mesi fa, ai polacchi non era permesso di entrare in Kirghizistan. Insieme al mio amico, che gestisce l’agenzia Sky Pamir, abbiamo lavorato molto duramente per far cambiare la legge al Kirghizistan e ampliare l’elenco dei paesi i cui cittadini possono entrare in Kirghizistan. Siamo riusciti a contattare il ministro del turismo e, di conseguenza, il divieto per i cittadini polacchi è stato revocato. È anche un periodo difficile per il Kirghizistan, che sta vivendo una piccola rivoluzione. Le proteste sono in corso dal 4 ottobre, poiché l’opposizione non ha riconosciuto i risultati delle elezioni parlamentari. Il presidente si è dimesso e sono previste nuove elezioni presidenziali e parlamentari. Un’altra difficoltà è stata ottenere il supporto di sponsor che hanno limitato le loro attività di marketing a causa della pandemia. Gli alpinisti sono grati ai partner che hanno deciso di aiutarli: Come dice un vecchio proverbio, “Conosci i veri amici quando sei povero”.

L’arrivo al Campo Base è previsto tra il 5-6 gennaio.