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12 Ottobre 2021

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Europa · Resto del Mondo

Spedizione slovena in Himalaya

Tsoboje e Drangnag Ri sullo sfondo. Foto: spedizione slovena Rolwaling 2021

Luka Strazar (leader), Nejc Marcič, Marko Prezelj e Matija Volontari, in Nepal per scalare il Tsoboje (6663 m) in stile alpino

Ha preso il via il 6 ottobre scorso, la spedizione slovena “Rolwaling 2021”, che si concluderà il 5 novembre.

La squadra, composta da Luka Strazar (leader), Nejc Marcič, Marko Prezelj e Matija Volontar, ha come obiettivi scalate in stile alpino e il Tsoboje (6.663 m), noto anche come Chobutse, meta principale della spedizione.
Strazar, Marcic e Prezelj sono oggi tra i più esperti nello stile alpino d’alta quota. Tra tutti, detengono un totale di sette Piolet d’Or (Prezelj ne ha quattro). Il giovane Matija Volontar ha scalato senza sosta in tutto il mondo da quando è stato nominato “l’alpinista più promettente della Slovenia” nel 2016.

Il Rolwaling, è una remota valle montuosa (4000 m di altitudine) situata a nord-est di Kathmandu, vicino al confine tibetano e ad ovest della regione del Khumbu. Ospita più di 20 vette sopra i 6000 metri, aperte alle spedizioni commerciali.

E’  stata più volte meta di spedizioni alpinistiche slovene.“La zona offre logistica e obiettivi abbastanza semplici – ha raccontato il capospedizione a PZS (Planinska Zveza Slovenije) – In un periodo di pandemia, con le relative complicazioni legate al viaggio, è una cosa positiva”.

“Un’area interessante per acclimatarsi sarà il sud della base nel villaggio di Na e nei dintorni del monte Kang Nachugo – ha continuato Strazar –  dove è possibile una buona visuale della parete occidentale del Tsoboje”.

I membri della spedizione alpinistica Rolwaling 2021. Foto: Marko Prezelj

Il Tsoboje (o Chobutse) è una montagna dell’Himalaya nella catena montuosa del Rolwaling Himal. Il suo versante sud-ovest domina nettamente la Rolwalingtal, da Na.

La montagna fu scalata per la prima volta nel 1972 da una cordata tedesca, formata da Wolfgang Weinzierl, Peter Vogler, Gustav e Klaus Harder, attraverso la cresta Nord-Est.
Nel 2015 Mingma Gyalje Sherpa scalò per la prima volta il versante Sud-Ovest. Salì in solitaria la parete Ovest e  scese dal versante SE. Completò la salita in un’unica spinta con due bivacchi. Lo Sherpa non si era portato l’attrezzatura da bivacco perché pensava di poter raggiungere la cima e scendere in un giorno. Fu una discesa epica. “È stata la mia salita più pericolosa e anche il mio più grande errore”, dichiarò Mingma G all’Himalayan Database al suo ritorno. Fu ritenuta la prima salita tecnica in solitaria di uno sherpa nepalese.