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6 Febbraio 2019

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Spedizioni invernali sugli 8000. Aggiornamenti da Nanga Parbat e K2

K2, inverno2019. Foto: Alex Txikon

Come si stanno muovendo i tre team ancora impegnati sugli Ottomila? Attualmente solo la squadra russo-kazako-kirghisa è in azione sul K2

Simone Moro e Pemba Gelje Sherpa  non hanno avuto fortuna quest’inverno sul Manaslu. Dopo la tempesta di neve che li bloccati per molti giorni al campo base, in oltre due metri di neve, hanno deciso che il rischio valanghe  fosse troppo alto per restare sulla montagna è hanno rinunciato.

Sugli 8000, rimangono tre spedizioni, due sul K2, in Karakorum, e una sul Nanga Parbat, in Himalaya.

A contendersi la  prima salita invernale del K2, la seconda montagna più alta del pianeta, il team guidato dal kazako Vassily Pivtsov che vede lavorare in parallelo, sempre sullo Sperone degli Abruzzi, il basco Alex Txikon con la sua squadra. L’italiano Daniele Nardi e l’inglese Tom Ballard sono invece impegnati sul Nanga Parbat nel tentativo di raggiungere la vetta dall’inviolato Sperone Mummery.

Di seguito, gli ultimi aggiornamenti…

Nanga Parbat – 8.125 m (Himalaya)

Invernale al Nanga Parbat 2019. Tom Ballard e Daniele Nardi. Fonte: D. Nardi/facebook

Sono rimasti in due sul Nanga Parbat, l’italiano Daniele Nardi e l’inglese Tom Ballard, figlio della famosa alpinista Alison Hargreaves, morta il 13 agosto 1995 mentre scendeva dalla cima del K2. I due loro compagni di cordata pakistani, Rahmat Ullah Baig e Karim Hayat, si sono ritirati.

Le  tempeste di neve hanno sepolto C3, allestito prima dell’ondata di maltempo a quota 5.700 metri, e reso irrecuperabili tende e attrezzature lì depositate. Danneggiato anche C2. Dopo aver sistemato quest’ultimo campo,  Nardi e Ballard sono rientrati al Base. Vi rimarranno per qualche giorno per recuperare le forze. Malgrado le avversità, sembrano intenzionati a continuare la loro avventura. Nardi: “Per qualche giorno saremo a riposo al campo base ma presto ritorneremo a salire, abbiate fede, ce la stiamo mettendo tutta”.

Nanga Parbat, inverno 2019: C3 sommerso dalla neve. Fonte: Daniele Nardi/facebook

Ricordiamo che la prima invernale del Nanga Parbat è stata compiuta nel 2016 dall’italiano Simone Moro, il basco Alex Txikon e il pakistano Ali Sadpara.
Quest’inverno Nardi e Ballard tenteranno di conquistare la vetta aprendo una nuova via sullo Sperone Mummery.

“Lo Sperone non è come l’Everest dove ti attacchi alle corde fisse e sali – ha spiegato Nardi in un’intervista rilasciata a Le Iene –  Noi non fissiamo corde sulla montagna, nemmeno sulle parti più verticali, non era in programma prima e non lo è adesso. Saliamo e scendiamo in corda doppia, con quelle che ci portiamo dietro”.

I due alpinisti potrebbero anche scegliere di salire lo Sperone senza puntare alla vetta, si legge sull’intervista. L’alternativa è salire campo per campo fino ad arrivare in cima al Nanga, ma per questa seconda opzione non sono abbastanza acclimatati, dovrebbero  dormire una notte in parete, a 6.400 metri  (dove acclimatarsi per 24/48 ore)  e poi da lì ripartire per la vetta.

Altre notizie pubblicate sulla spedizione invernale al Nanga Parbat 2019

K2 – 8.611 m (Karakorum)

Fonte: K2 Winter Climb 2019/facebook

Chiunque provi a scalare il K2 deve affrontare, oltre a temperature rigidissime, violente raffiche di vento,  in grado di “strappare” gli scalatori dai pendii della montagna.

Alle prese con le dure avversità del Karakorum,   il team russo-kazako-kirghiso guidato da Vassiliy Pivtsov e il team spagnolo-polacco-nepalese del basco Alex Txikon. Entrambi hanno scelto lo Sperone degli Abruzzi  (considerata la “via normale”) per tentare la scalata invernale del K2; le due squadre stanno lavorando in parallelo sulla via, ma indipendentemente.

Team russo-kazako-kirghiso

Fonte: Spedizione russo-kazaka-kirghisa al K2, inverno 2019: Tursunali Aubakirov lavora sulla via a 6200 metri di quota

Dopo aver allestito C1 e successivamene C2 (6800 m), il team di Pivtsov è rientrato al CB per recuperare le forze e, dove ogni membro della spedizione si è  sottoposto ad un trattamento sperimentale dentro una camera iperbarica portatile.

Da ieri, sono nuovamente in azione sulla montagna. Quattro di loro, Pivtsov, Aubakirov, Danichkin e Abildaev, malgrado il maltempo, sono saliti al CBA dove hanno trascorso la notte. Nel pomeriggio di oggi il resto del team dovrebbe raggiungerli al Campo Base Avanzato.

Aggiornamento del 6 febbraio: Il primo gruppo (Pivtsov, Aubakirov, Danichkin e Abildaev) è arrivato a C1, dove trascorrerà la notte. Il secondo gruppo è al Campo Base Avanzato.

Aggiornamento del 7 febbraio. Annunciato l’ingresso di  nuovi sponsor che risolveranno tutti gli impegni economici della spedizione e rafforzeranno la squadra.  Tre nuovi alpinisti kazaki si uniranno  prossimamente al team. Sono:  Ildar Gabbasov, Ahat Smailov e Amaner Temirbaev. Il loro arrivo ad Islamabad è previsto per il 9 febbraio.
Questa mattina, un forte vento ha impedito ai team di uscire sulla via.

Altre notizie pubblicate sulla spedizione invernale russo-kazako-kirghisa al K2

Fonte: Spedizione invernale russo-kazaka-kirghisa al K2 2019. Sentiero lungo il ghiacciaio del Baltoro dal campo base al Campo Base Avanzato


Team spagnolo-polacco-nepalese

Attualmente  tutto il team di Alex Txikon è al CB.

La squadra ha attrezzato fino a Campo 2 (6.700 m) ed è  in attesa di condizioni favorevoli per ritornare a lavorare sulla montagna e attrezzare fino a Campo 4.

Questa mattina Txikon ha pubblicato un video in cui mostra la vita al CB, a circa 5000 metri di quota.

Aggiornamento del 7 febbraio: Alex Txikon e il suo team hanno installato al CB del K2 tre pannelli solari  e sistemi di stoccaggio dell’energia utili per caricare alcuni dispositivi come la stazione radio.

Altre notizie pubblicate sulla spedizione invernale al K2 di A. Txikon