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5 Febbraio 2020

Ski · Ski Touring e Ski Alp · Alpi Orientali · Aree Montane · Europa

Stefi Troguet e Ferran Latorre, pronti per la traversata Dachstein-Obertauern con gli sci

Stefi Troguet, Nanga Parbat, 2019. Fonte: facebook

Dal 10 al 15 febbraio, affronteranno le Alpi con gli sci. 64 km di percorso, fino ad oltre 4.650 metri di quota, in pieno inverno

Nuova sfida per  gli alpinisti Stefi Troguet (Andorra) e Ferran Latorre (Spagna), che con l’atleta tedesca  Elisa Deutschmann  e il fotografo  francese Pierre Vignaux (Francia), si apprestano ad attraversare le Alpi austriache in pieno inverno.

Dal 10 al 15 febbraio prossimi,  affronteranno un percorso lungo 64 km e saliranno 4.650 metri di dislivello positivo in condizioni invernali rigide per completare la traversata con gli sci di Dachstenin-Obertauern (Germania-Austria). 

Si prevede che, in quattro giorni, indosseranno gli sci per circa 35 ore. Questo percorso è stato scelto poichè uno dei più selvaggi d’Europa, adatto a testare precisione e durata di un GPS.

La traversata Dachstein-Obertauern

Il Dachstein è uno degli angoli preferiti da tedeschi e austriaci. E’ il più grande ghiacciaio delle Alpi orientali.

 

Nella prima tappa della loro traversata, i quattro lasceranno il fondo valle dalla baia del lago Traun, a soli 500 m di altitudine. Gli atleti inizieranno il trekking nella lussureggiante foresta vicino al lago per raggiungere il ghiacciaio, dove l’avventura proseguirà con gli sci ai piedi e con il dispositivo GPS. La prima cima sarà il Rumpler Niederer (1.979m), la successiva il  Taubenkogel (2.300m). Dalla cima  si può ammirare il ghiacciaio Ramsau in tutta la sua estensione. Scenderanno, dunque, lungo un canale fino al rifugio SimonyHütte (2.200 m).

Ferran Latorre. Fonte: profilo facebooka

La seconda tappa, quella della Simonyhütte, sarà la più impegnativa. Saliranno 10 cime tra cui  la più emblematica e alta dell’intero massiccio, l’Hoher Gjaidstein (2.794 m), seguita dalla famosa  Westliches Dirndl (2.834 m), per culminare con la guglia più alta e più nota, l’Hoher Dachstein (2.995 m). Seguiranno la cresta fino al Thorstein (2.948 m) da dove scenderanno al rifugio Adamekhütte.

La 3a  tappa collega l’Adamhütte (2.105 m) con il SimonyhHütte (2.200 m), il primo rifugio toccato. In totale, otto cime e 12 colli. I più importanti sono l’Hohez Kreuz (2.837 m), il Niedere Kreuz, l’Hoher Ochsenkogel (2.527 m) e la cresta con ferrata che sale all’Hoßkogel (2.327 m). Da questa cima una discesa esposta li condurrà su un altopiano dove con le pelli faranno gli ultimi metri fino al rifugio.

La quarta e ultima tappa sarà breve e con poca pendenza, sostanzialmente per testare il GPS su un altro tipo di terreno.

Ottima sciatrice, Stefi Troguet ha lasciato lo sci alpino per  la sua passione per l’alpinismo. Nel 2019 ha scalato il Nanga Parbat (8.126 m) e il Manaslu (8.163 m) senza ossigeno supplementare  e sogna i 14/8000.

Ferran Latorre è uno dei pochi spagnoli ad aver salito i 14 ottomila. Ha effettuato spedizioni in tutto il mondo: Asia, Groenlandia, Antartide, etc. Ha filmato nelle loro imprese grandi scalatori, come Juanito Oiarzábal, Iker Pou, Yosune Bereciartua e Edurne Pasaban.

Fonte e approfondimento