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28 Giugno 2016

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Alpi Occidentali · Aree Montane

SUL MASSICCIO DEL MONTE BIANCO CON PATAGONIA: diario di un product test ad alta quota (ultima parte)

Il nostro Francesco Russo ha partecipato ad un product test di Patagonia sul massiccio del Monte Bianco in una tre giorni di attività ad alta quota. Ecco il diario della sua esperienza che pubblicheremo in tre puntate: dopo la prima (che trovate a questo link) e la seconda (qui), spazio alla terza e ultima parte.

aguille midi salita

Con una serie di tunnel dentro la montagna l’Aiguille du Midi è uno dei rifugi più impressionanti che abbia mai visto. A 3842 m sulla cima della montagna in questo rifugio si può trovare di tutto, dalla spettacolare terrazza panoramica (o chiamata passo nel vuoto) al secondo ristorante più alto d’Europa.

FOTO 7

Sono immerso nei pensieri dentro ad un piccolissimo museo sull’alpinismo quando mi sento chiamare da Matt Farmer, la guida mia e di Mr Fumiyoshi Sagawa per partire. Ci siamo. Sorseggio un bicchiere di thé caldo che rigorosamente mi porto sempre dietro. Imbrago e ramponi sono indossati. Mi lego per la conserva e sono pronto. Usciamo nel nevaio che dovremmo discendere per un breve tratto e che ci porterà al Refuge des Cosmiques da cui partirà la nostra facile via Arete des Cosmiques.

FOTO 9 ( itinerario )

Difficoltà della via: AD. Via prevalentemente di roccia con passaggi di misto. Roccia sempre eccellente. Grado di difficoltà 3, con alcuni passaggi di 4 e uno di 5.

Oggi il tempo sembra concederci una tregua anche se un po’ di foschia misto a nubi non ci permette di vedere l’immenso paesaggio che ci circonda. La traccia sulla neve è ben battuta, segno che l’itinerario è frequentatissimo. Arrivati ad un piccolo bivacco sotto la parete ci fermiamo per bere un sorso d’acqua e vedere i nostri compagni già alle prese con la salita. Siamo gli ultimi del Patagonia Orange Team (ci siamo chiamati così avevamo tutti le giacche arancioni ).

FOTO 10

In questo istante il silenzio è rotto solamente dal vento e dalle voci in lontananza dei miei compagni. Mi guardo intorno e cerco di assaporare nel profondo quest’attimo quasi a volerlo fare mio per sempre. In montagna ci sono degli attimi che non vorresti che finissero mai. Qui, nel silenzio della natura, mi sento realizzato come non mai. Il mio stato di meditazione viene interrotto bruscamente dalla corda che mi tira: i miei compagni sono ripartiti ma io preso dal momento non me ne sono accorto. Camminiamo per una breve salita che porta ad una cima in cui dobbiamo fare una traverso in discesa ed una bella e divertente calata in corda doppia. La neve è molle ma tiene benissimo il nostro peso e procediamo tutti senza alcun problema.

La via prosegue con un susseguirsi di traversi e pendii da attraversare. Il paesaggio è bellissimo e nei momenti in cui le nubi ci avvolgono acquista quasi un fascino maggiore.

La parte finale è una stupenda arrampicata con rocce che prestano facili appigli. Mentre saliamo il paesaggio dietro di noi si apre e le nubi lasciano intravedere l’immensità del Monte Bianco. Non posso che fermarmi a guardarmi attorno e dire grazie. Qui, tra neve e roccia, mi sento parte dell’infinito e la fatica fatta fino a qui svanisce. Mi guardo attorno lentamente come a voler fotografare con gli occhi ed archiviare nel mio cuore questo momento magico. Il vento non soffia più, non vi sono rumori, i tenui raggi del sole scaldano la mia faccia e rendono ancora più nitida la visione. Mi viene da ridere: mi sembra di vedere un film in full HD ed invece sono nella realtà, immerso nella natura. Bellissimo. Per la seconda volta sento la corda tirare: è il mio compagno Sagawa che mi invita a riprendere a salire. L’arrampicata continua bellissima sino in cima.

Qui ci siamo abbracciati come se avessimo vinto qualcosa di importantissimo per noi: l’aver vissuto e condiviso una nostra passione. La montagna. Mi sono soffermato a guardare il Bianco mentre continua a giocare con le nubi. Sembra quasi dirmi che non si vuole far vedere, non oggi. Il mio saluto ad una montagna storica per l’alpinismo come questa è un arrivederci. Sono sicuro che ci vedremo presto.

Rientrati in Albergo c’è un clima diverso rispetto al giorno precedente. Siamo tutti felicissimi per la giornata di alpinismo passata insieme ma siamo anche consapevoli che è l’ultima serata di questo bellissimo viaggio. Chi non vive queste esperienze fa fatica a credere come qualche giorno di condivisione in montagna possa farti legare con le persone.

La serata si conclude in un bellissimo ristorante in centro a Chamonix dove tra una portata e l’altra ci scambiamo mail e numeri di telefono promettendoci di vederci presto.

Ripenso a questi bellissimi giorni. Purtroppo non sono bravo nei saluti, vorrei dire una parola in più ma finisco sempre nel dirne una in meno. Ci salutiamo tutti uno a uno; c’è chi ha l’aereo per il Canada, chi per gli Stati Uniti, chi si ferma in Francia, chi rientra in Giappone. Questo test product per Patagonia mi ha fatto incontrare alpinisti eccezionali, vivere emozioni su una montagna che avevo sempre sognato ma mai vista dal vivo prima, e fatto conoscere persone davvero speciali con una passione comune: la montagna. Dicono che le grandi aziende sono fatte in primis dalle persone. Beh, qui posso dirlo: ho scoperto una grande azienda, Patagonia.

 

Francesco Russo – MountainBlog.it