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15 Aprile 2021

Ambiente e Territorio · Resto del Mondo

‘Summit sul Clima’. Perchè Joe Biden non ha invitato il Nepal. Escluso anche il Pakistan

Foto: ICIMOD. Fonte: Kathamandu Post

Le ragioni? Il paese non è riuscito a dimostrare il suo impegno per mitigare gli impatti negativi legati ai cambiamenti climatici  e a compiere sforzi concertati per esaltare le sue vulnerabilità davanti al mondo

Il mese scorso il presidente americano Joe Biden ha invitato 40 leader mondiali, inclusi i presidenti Vladimir Putin (Russia) e Xi Jinping (Cina), ad un Summit sul Clima.
L’incontro, solo ‘virtuale’ data l’attuale situazione pandemica,  è  in programma  il 22 e 23 aprile 2021, in coincidenza con la Giornata della Terra, e segna il ritorno in prima linea degli Stati Uniti nella lotta al riscaldamento globale.

Tra gli invitati, anche tre leader dell’Asia meridionale: il primo ministro Narendra Modi (India), lo sceicco Hasina (Bangladesh) e Lotay Tshering (Bhutan).
Il Nepal non è stato inserito in questa lista.

Mentre alcuni vedono in questa esclusione, un fallimento diplomatico del governo nepalese, altri sostengono che non sia un problema rilevante.

Il Nepal avrebbe dovuto garantire  la sua partecipazione al vertice sul clima poiché in passato ha guidato diverse iniziative legate ai cambiamenti climatici. Alcuni ex diplomatici sostengono che il governo stia anche pianificando il Sagarmatha Sambad, un forum di dialogo  impegnato a deliberare sulle questioni più importanti del mondo, tra cui il cambiamento climatico.

“Ci sono alcune ragioni per cui il Nepal è stato escluso”, ha dichiarato Durga Bhattarai, ex ministro degli esteri che ha anche  avuto un ruolo come rappresentante permanente del Nepal presso le Nazioni Unite. “A livello internazionale, non stiamo guidando alcuna questione relativa al cambiamento climatico”, ha riferito al Kathmandu Post. “Il Bhutan e il Bangladesh, d’altra parte, hanno fornito contributi significativi e visibili”.

Gli esperti di cambiamento climatico affermano che il Nepal avrebbe dovuto dimostrare la sua vulnerabilità e gli sforzi che sta compiendo per mitigare gli impatti negativi causati dai cambiamenti climatici e ottenere un posto al Summit sul Clima voluto da Biden.

Secondo Raju Pandit Chhetri, esperto di cambiamenti climatici e direttore esecutivo del Prakriti Resources Center, un’organizzazione non governativa che lavora per lo sviluppo sostenibile e la giustizia ambientale in Nepal, all’evento sono stati invitati solo i  paesi maggiori responsabili delle emissioni di gas serra e i principali paesi partner . “Il fatto che il Nepal non sia stato invitato non è un  problema rilevante”, ha affermato al Kathmandu Post Chhtri, coinvolto nei negoziati internazionali sul clima per diversi anni. “Ciò che è importante è che gli Stati Uniti stiano ora inviando un segnale positivo convocando un tale vertice sul cambiamento climatico, che non è mai diventato la priorità della Casa Bianca durante i quattro anni di Donald Trump”.

Poche ore dopo aver prestato giuramento come presidente degli Stati Uniti, Biden il 20 gennaio ha reinserito gli Stati Uniti nell’accordo sul clima di Parigi. Gli Stati Uniti erano stati il ​​primo paese al mondo a ritirarsi da tale accordo nel novembre dello scorso anno, alla fine della presidenza Trump.

“È stato un peccato che gli Stati Uniti si siano ritirati dall’accordo di Parigi. Ora, gli Stati Uniti, che sono anche uno dei paesi con le maggiori emissioni, assumendo la leadership dimostra che il cambiamento climatico sta riguadagnando slancio anche politico”, ha riferito Chhetri.

Il Nepal è al quarto posto in termini di rischio climatico, secondo il Global Climate Risk Index che analizza in che misura i paesi e le regioni siano stati colpiti dagli impatti degli eventi meteorologici. Un’analisi dei dati sugli eventi meteorologici estremi tra il 1999 e il 2018 ha classificato il Nepal al nono posto tra i 10 paesi più colpiti da eventi meteorologici estremi. Tali classifiche per il Nepal indicano che il paese potrebbe essere colpito da calamità naturali in qualsiasi momento e abbandonato a se stesso.

Le ricerche indicano che gli impatti negativi, provocati dai cambiamenti climatici, avranno come effetto la riduzione della produzione agricola. Milioni di persone potrebbero essere colpite da incertezza alimentare. Tra i rischi, il prosciugamento delle risorse idriche e la scomparsa di foreste e biodiversità. “Il cambiamento climatico potrebbe causare enormi impatti negativi  in Nepal. Si è riscontrato che la temperatura del Nepal si stia riscaldando ad un ritmo più veloce di quello della media globale. Si è visto che il clima ha un impatto su molti settori chiave del Nepal come l’agricoltura, l’energia idroelettrica, la sicurezza alimentare, il turismo e molti altri. Si prevede che il cambiamento climatico causerà molti altri pericoli indotti dal clima come inondazioni, siccità, smottamenti. Pertanto, tutto ciò avrà un impatto diretto sull’economia del paese e quindi sul sostentamento delle persone.” (Fonte e approfondimento)

Secondo Uttam Babu Shrestha, direttore del Global Institute of Interdisciplinary Studies, con sede a Kathmandu,  il Nepal avrebbe dovuto essere tra le nazioni invitate come uno dei paesi vulnerabili ai cambiamenti climatici: “Il Nepal avrebbe avuto l’opportunità di condividere le sue esperienze davanti ai leader mondiali”.

Alcuni esperti, tuttavia, sostengono che il vertice sul clima sia un atto simbolico e che il Nepal dovrebbe piuttosto concentrarsi a evidenziare le difficoltà del paese e a chiarire quale sia il suo impegno per affrontare la crisi indotta dal cambiamento climatico.

Escluso dal ‘Summit sul Clima’ anche il Pakistan

Anche il Pakistan, un altro paese dell’Asia del Sud molto colpito dal cambiamento climatico, non è stato  invitato al vertice sul Clima, e questo ha causato una forte indignazione tra i pakistani.

Persino il primo ministro pakistano Imran Khan ha espresso la sua sorpresa e il suo sconcerto per l’esclusione. “Le politiche ambientali del mio governo sono determinata esclusivamente dal nostro impegno nei confronti delle future generazioni, per  un Pakistan pulito e verde e per  mitigare l’impatto negativo del cambiamento climatico”, ha dichiarato  il premier, citando come esempi la campagna ‘Clean and Green Pakistan’ e l’iniziativa ’10 Billion Tree Tsunami’

L’esclusione del Pakistan dalla lista degli invitati per il vertice ospitato dagli Stati Uniti ha stupito; diversi analisti hanno messo in dubbio tale decisione data la vulnerabilità del paese al riscaldamento globale e l’attenzione del primo ministro Khan sul fronte ambientale. Altri l’hanno percepita come un affronto al paese.

Tuttavia, il Dipartimento di Stato americano ha fatto sapere che Washington non vede l’ora di lavorare con Islamabad sulla crisi climatica a diversi livelli.

“Gli Stati Uniti cercano di coinvolgere tutti i paesi per esplorare aree di cooperazione per affrontare la crisi climatica, incluso il Pakistan”, ha riferito a Dawn un portavoce del Dipartimento di Stato quando gli è stato chiesto perché il Pakistan fosse stato ignorato su una questione così delicata.

“Il Summit dei leader sul clima è solo uno dei numerosi eventi importanti legati al clima in vista della COP-26, che sarà un evento globale”, ha affermato il funzionario, cercando di  spiegando il motivo per cui il Pakistan non era stato invitato al vertice voluto dal presidente Biden.

Il vertice è infatti uno dei due principali eventi internazionali sul cambiamento climatico. Le Nazioni Unite organizzeranno anche  la 26a Conferenza delle Parti (COP-26)  sul Cambiamento Climatico, ospitata a Glasgow (Regno Unito), entro la fine dell’anno e il Pakistan, come membro dell’ONU, sarà invitato a questo evento.