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12 Settembre 2022

Running · Trail Running · Alpi Occidentali · Aree Montane · Italia · Valle d'Aosta

Tor des Géants® 2022: in corso l’endurance-trail più duro al mondo

Quattro le sfide del Tor des Géants®: TOR450, TOR330, TOR130 e TOR30

Dopo  il via di venerdì scorso del TOR450, è scattata ieri la gara parincipale del Tor des Géants®, il TOR330,  la corsa a fil di cielo lungo le alte vie 1 e 2, al cospetto dei 4mila valdostani (Monte Bianco, Gran Paradiso, Monte Rosa e Cervino), considerato l’endurance trail più duro al mondo, con i suoi 330 km e 24 mila metri di dislivello positivo.

Il Tor des Géants®  richiama più di 2mila corridori che si sfidano  in 4 competizioni distinte:

– TOR450 Tor des Glaciers: 450km, 32000 D+, tempo massimo: 190 ore (9-17 settembre)
– TOR330 Tor des Geants®: 330km, 24000 D+, tempo massimo 150 ore (11-17 settembre)
– TOR130 Tot Dret: 130km, 12000 D+, tempo massimo 44 ore (13-15 settembre)
– TOR30 Passage au Malatrà: 30km, 2300 D+, tempo massimo: 8 ore (17-18 settembre)

Courmayeur è il cuore del TOR, ospita la partenza delle gare più lunghe e gli arrivi di tutte le corse.

Chi intende seguire l’evento nella sua globalità, può accedere alla homepage del TORX o a 100x100trail.com le pagine dedicate alle singole gare che mostreranno gli aggiornamenti in tempo reale di tutti i concorrenti, grazie ai rilevamenti effettuati a ogni punto di cronometraggio.

Aggiornamenti gare all’11 settembre

TOR330 TOR DES GEANTS 2022: Franco Collé, Jonas Russi, Damian Hall Ph. Diego Zambon – Zzam Agency

I primi atleti del TOR330 – Tor des Géants® hanno raggiunto nel pomeriggio di ieri la prima base vita, quella di Valgrisenche, dopo poco più di 50 chilometri e 4500 metri di dislivello. Ne mancano ancora tantissimi, ma la strategia iniziale del gruppo di testa sembra delineata: correre insieme.

Damian Hall, Jonas Russi, Franco Collé e Roman Ficek sono arrivati a braccetto a Valgrisenche, e sono ripartiti dopo qualche minuto alla volta di Rhêmes-Notre-Dame e Cogne, la seconda base vita, dove arriveranno in piena notte. Già, la notte, la prima, quella che i quasi 950 rimanenti dovranno affrontare con un misto di curiosità e tensione. Qualcuno si riposerà, altri prenderanno la situazione di petto e cammineranno verso l’alba. Di sicuro, tutti si rinfrescheranno dopo una giornata caldissima che li sta mettendo a dura prova.

Il caldo è proprio il leit motiv delle impressioni dei primi a Valgrisenche, con Hall, Russi e Collé usciti insieme, seguiti da Peter Kienzl, Roman Ficek, Simone Corsini, Luca Picinali, Kim Collison, Roberto Perolini e Marco Gubert.

Anche la gara femminile sta rispettando i pronostici iniziali: al comando c’è infatti Silvia Ainhoa Trigueros Garrote, che è arrivata a Valgrisenche alle 18.09 uscendo dopo otto minuti all’undicesimo posto assoluto. Quasi venti minuti dopo di lei hanno fatto capolino Lisa Borzani e Sabrina Verjee, ma l’italiana è ripartita un quarto d’ora prima della britannica.

TOR450 – Tor des Glaciers: Sebastien Raichon e Marina Plavan fanno gara a sé. Dopo aver già affrontato quasi 200 chilometri sui 450 previsti, Sebastien Raichon continua a stupire. Un vantaggio sugli avversari abissale, che al Rifugio Dondena (ultimo rilevamento cronometrico comune) superava le quattro ore e mezza. Dietro di lui ci sono sempre Luca Papi e, una decina di minuti dopo, Javier Puit, che fanno la loro gara “prudente”, consapevoli che le ore lungo i sentieri delle Alte Vie 3 e 4 sono ancora poco meno di 100.

Anche Marina Plavan ha incrementato il suo vantaggio, facendo leva sulla sua esperienza che per due volte l’ha portata sul secondo gradino del podio. L’italiana è arrivata al Rifugio Sella alle 14.36, con oltre un’ora di anticipo su Nicky Spinks e Isabelle Ost.