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20 Settembre 2021

Running · Trail Running · Alpi Occidentali · Aree Montane · Italia · Valle d'Aosta

TOR30 – Passage au Malatrà 2021 a Sebastien Poesy

TOR30 2021 – Day9, Courmayeur, Sebastien Poesy. Foto: Roberto Roux

In campo femminile primo gradino del podio a Giuditta Turini

Una bellissima giornata di sole ha accompagnato alla partenza di Saint-Rhémy-En-Bosses gli oltre 500 corridori che sabato 18 settembre hanno corso  il TOR30 – Passage au Malatrà, “creatura” più recente del programma TORX®, giunta alla seconda edizione. L’evento ha concluso questa edizione 2021.

La distanza meno proibitiva rispetto alle altre gare in programma – 30 km e circa 2.000 metri di dislivello – ha rappresentato certamente un’ottima opportunità per molti trailer – anche giovani – di acquisire esperienza, per poi magari tentare il prossimo anno  una delle “sorelle maggiori”, il TOR130 – Tot Dret, il TOR330 – Tor des Géants®, il TOR450 – Tor des Glaciers.

TOR30 2021 – Day9, Courmayeur, Sebastien Poesy. Foto: Roberto Roux

A tagliare per primo il traguardo di Courmayeur è stato il francese Sebastien Poesy, vincitore col ragguardevole tempo di 2:46:32, che ha abbassato di sei minuti il record della corsa, seguito dai valdostani Elwis Pieiller (3:10:41) e Mattia Droz (3:20:30) In campo femminile podio formato dalla gressonara Giuditta Turini giunta al traguardo sesta assoluta in 3:25:36, migliorando il precedente primato di 50 minuti, seguita dalla francese Alix Muller (3:36:04), e dall’atleta aostana Stefania Canale (3:47:07).

TOR30 2021 – Day9, Courmayeur, Giuditta Turini. Foto: Roberto Roux

Ieri, ultimi arrivi e premiazioni

Nella giornata di ieri gli ultimi arrivi, come sempre, i più emozionanti, con gli atleti festeggiati e celebrati al pari dei vincitori, tutti, dal primo all’ultimo, letteralmente. Lo sa bene Roberto Zanco l’ultimo concorrente (era iscritto al TOR330 – Tor des Geants®) che al suo arrivo a Courmayeur, ieri sera intorno alle 19 dopo 151 ore, è stato accolto con un’ovazione e negli ultimi metri scortato all’arrivo con gli stessi onori del primo – e a suo modo campione lo è stato – e simbolicamente atteso al traguardo dai primi della classe, il vincitore Franco Collé e il francese Jonas Russi. Stessa accoglienza ricevuta poco prima dagli ultimi due partecipanti al TOR450 – Tor des Glaciers, Ponce Sebastien e Vincent Wendling, entrambi francesi, giunti sulla linea di arrivo dopo 186 ore, accolti da Jules Henry Gabioud tra gli applausi del pubblico. O, ancora, quella ricevuta dal giapponese Takano Hideo, stremato dopo 146 ore di gara, stoicamente passato sotto lo striscione sorretto da due volontari, ma deciso a farcela fino in fondo.

Durante la cerimonia di premiazione che ha chiuso la giornata, non sono mancate menzioni e premi speciali. Il più significativo è stato assegnato alla canadese Stephanie Case, classificatasi terza assoluta al TOR450 – Tor des Glaciers conferitole – al di là dei suoi innegabili meriti sportivi – nella sua veste di fondatrice di Free To Run, associazione no-profit impegnata nel favorire un’attività sportiva al femminile più libera, soprattutto nelle zone meno sicure del mondo. Per premiare il suo impegno, le è stato dedicato un ciliegio che verrà posto alla partenza della funivia Skyway Monte Bianco.

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