TORVAGANDO FOR NEPAL: XII TORRE! Report della salita

Fioretti e Todesco sulla XII Torre, Spazzacaldera. Arch.Fioretti/Todesco

TORVAGANDO FOR NEPAL. XII TORRE: SALITA ALLO SPAZZACALDERA PER LA VIA SUD E ALLA FIAMMA, PER ANNALISA FIORETTI E GIANPIETRO TODESCO

11 settembre. A volte ci si mettono i pensieri, a volte la stanchezza, a volte l’autunno che si insinua pigramente nei nostri animi e ci porta lentamente verso il letargo..
Decidiamo di andare ad Albigna (Svizzera) consapevoli delle previsioni meteo non proprio ottimali. Arriviamo in serata e riusciamo a mangiare e chiuderci nel Doblò che inizia a diluviare. Il panorama della Val Bregaglia è sempre bello…e anche coi nuvoloni che contrastano il tramonto in fondo alla valle ha qualcosa di magico.

Albigna. Foto arch. Fioretti/Todesco

La mattina il tempo è fresco e il cielo è bello…sappiamo che abbiamo poche ore e ci diamo una mossa. La conca di Albigna è sempre bella, selvaggia e maestosa. Saliamo il canale erboso per raggiungere l’attacco della via sullo Spazzacaldera, nostra prima meta. La salita è bella, su granito granuloso e tagliente e su passaggi mai banali. Sotto di noi il panorama del lago e della diga e il verde che dovrebbe essere autunnale, ma conserva ancora la freschezza della primavera. Arriviamo in cima che il cielo è ancora libero anche se da lontano iniziano ad addensarsi nuvole scure. Percorriamo il tratto fino all’attacco della Fiamma mentre finalmente possiamo gustarcela. Da dove siamo saliti in realtà non la vedevamo granchè e soprattutto è solo da un’angolazione che il monolite si staglia contro il cielo con una forma così particolare che pare davvero una fiamma.

Fiamma di Spazzacaldera. Foto arch. Fioretti/Todesco

Finalmente ci fermiamo ad amminarne le forme e a chiederci che grande persona deve essere l’Artista che disegna la Natura con forme così perfette da incantare e stupire ogni volta.
La Fiamma è un tiro solo, ma è qualcosa che ti prende, ti emoziona, ti regala soddisfazioni solo per lo stare sospesi aggrappati come formichine allo spigolo tagliente. La foto di vetta è un’impresa perché lassù in due si fa fatica a stare e soprattutto la discesa in doppia è un cinema, ma scendiamo ridendo. Veloci torniamo alla base in mezzo ai nuvoloni per goderci manciate di mirtilli selvatici che ancora appesantiscono i cespugli..
Bella giornata, gran bel panorama su una classica stranota e straripetuta che però sa sempre stupire!
Namaste Nepal!

Annalisa Fioretti