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20 Marzo 2023

Freestyle e Freeride · Ski · Alpi Occidentali · Aree Montane · Italia · Valle d'Aosta

Valanga sopra Courmayeur: morta una 25enne svedese. Dispersa una coetanea

Fonte Ansa. Valanga in Val Veny sopra Courmayeur, 19 marzo 2023

Le due donne sono state travolte durante un fuoripista nel canale degli Spagnoli

Una sciatrice di 25 anni è morta e una sua coetanea risulta dispersa, a seguito di una valanga caduta ieri, domenica 19 marzo, intorno alle 13, in Val Veny, sopra Courmayeur. Le due donne stavano effettuando una discesa in fuoripista.

Facevano parte di una comitiva di quattro freerider, provenienti dalla Svezia, impegnati nel canale degli Spagnoli, in fondo alla vallata: si tratta di un couloir di circa 1.000 metri, a tratti molto ripido, considerato una sorta di ‘paradiso’ per gli amanti dello sci estremo e della neve fresca. Le due donne sono state travolte in pieno dalla massa nevosa piombata a valle: una è stata trovata subito, gli amici hanno provato a rianimarla ma ogni tentativo è risultato vano ed è morta probabilmente a causa di un politrauma. L’altra, trascinata a valle per almeno 400 metri, è stata sepolta dalla neve e il corpo non ancora è stato recuperato. Le ricerche riprenderanno questa mattina.

Immediato l’allarme

A dare l’allarme,  sono stati gli amici che hanno contattato la centrale unica. Il Soccorso alpino valdostano ha organizzato due squadre a piedi – composte da tecnici, personale della guardia di finanza e un medico rianimatore del 118 – dato che le condizioni meteorologiche (assenza di visibilità per la presenza di nuvole basse) impedivano all’elicottero di raggiungere la zona. La prima squadra è partita dall’Arp ed è giunta al canale, una sorta di imbuto ghiacciato e quasi verticale, iniziando a percorrerlo in discesa fino a raggiungere i due ragazzi superstiti, entrambi rimasti illesi.

La seconda ha invece risalito la val Veny con le pelli di foca. A rallentare le operazioni, il pericolo di altre valanghe. Le prime informazioni, fornite durante quei concitati momenti, sono risultate imprecise, portando i soccorritori nel vicino canalone dei Vees. Alla fine, verso le 16,30, la zona del distacco è stata raggiunta. I tecnici del Soccorso alpino valdostano hanno quindi cominciato a sondare la valanga alla ricerca del disperso, a lungo hanno setacciato la colata di neve. E’ stato anche tentato un sorvolo con l’elicottero per osservare da vicino la zona centrale del canale, quella più pericolosa.

Il corpo della vittima è stato portato a valle e la salma è stata composta nella camera mortuaria del cimitero di Courmayeur. Le indagini sono affidate agli uomini del Soccorso alpino della guardia di finanza di Entreves: nei prossimi giorni saranno sentiti i due superstiti in qualità di testimoni per ricostruire la dinamica dell’incidente.

Il pericolo valanghe era ‘marcato’

Il pericolo valanghe domenica nella val Veny era ‘marcato’, indice 3 su una scala di 5 punti. Secondo il bollettino emesso dalla Regione Valle d’Aosta, “soprattutto sui pendii molto ripidi esposti a nord, nord est ed est le valanghe possono coinvolgere la neve vecchia debole e raggiungere dimensioni medie: le escursioni e le discese fuori pista richiedono esperienza nella valutazione del pericolo”.

Gianluca Marra, responsabile della stazione di Courmayeur del Soccorso alpino valdostano, non ha dubbi, riporta l’Ansa: “La pioggia è stato un fattore determinante nel provocare il distacco di quella valanga. Anche lo sbalzo termico delle ultime ore ha avuto un ruolo nell’incidente”. “Il canale degli Spagnoli non è vietato – ha aggiunto – ma è sconsigliato. Viene sceso poche volte, non è molto frequentato rispetto ad altri canaloni, è molto ripido e ci sono pericoli oggettivi”.

Nel febbraio del 2019, proprio in quel canale, quattro sciatori furono travolti e uccisi da una slavina.