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14 Settembre 2018

Ambiente e Territorio · Alpi Orientali · Aree Montane · Italia · Veneto · Vini e Spumanti

Viticoltura eroica. Il magico rituale della vendemmia sui ripidi pendii di Col San Martino

Vitigni Andreola

Tra le incantevoli colline del Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, dove nasce l”eroico” Andreola, è iniziata la vendemmia. Intervista a Stefano Pola

Sulle scoscese “Rive” di Col San Martino (TV), nel cuore della zona di produzione del Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG  Andreola, è iniziato il magico rituale della vendemmia!
Le diverse combinazioni di esposizione, pendenza e suoli rendono ogni micro zona unica.
E’ un territorio straordinario, ma molto impegnativo e la raccolta delle uve avviene su pendii difficilmente accessibili ai macchinari.

In vigna e in cantina,  un attento e appassionato lavoro ad alta componente manuale caratterizza la produzione Andreola, che ha voluto fare della “viticoltura eroica” uno dei suoi punti di forza.

Fondata nel 1984 da Nazzareno Pola, ex ciclista che dopo la carriera in sella alla sua bicicletta decise di dedicarsi professionalmente alla viticoltura, l’azienda agricola dal 2010 è condotta dal figlio Stefano, con la medesima passione. Lo abbiamo intervistato:

Stefano Pola, proprietario dell’azienda agricola Andreola


Quanti giorni impegnerà la vendemmia?

“E’  iniziata la prima settimana di Settembre e durerà per circa 20/25 giorni”

Come si annuncia quest’annata per il Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Andreola? Quali sono le tue prime impressioni?
“Annata positiva. La maturazione delle uve in zona Valdobbiadene è ottimale in quanto è avvenuta nel periodo più idoneo, con caldo durante il giorno ed ottima escursione termica notturna. Questo permette di avere e mantenere carica aromatica.

Quante persone sono impegnate nella selezione e campionatura dei grappoli oltre che nella raccolta manuale dell’uva?
“Vendemmiamo circa 70 ettari vitati. Tutta l’uva viene raccolta manualmente da circa un’ottantina di persone”.

La raccolta dei grappoli. Arch. Andreola


Quali sono le difficoltà di operare su pendenze così importanti?

“Prima su tutte, la lavorazione del vigneto durante l’anno: la forte pendenza delle Rive e delle zone dove si coltivano le uve Glera, da cui si produce il Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG e il Valdobbiadene Superiore di Cartizze DOCG, arriva fino a 450 metri s.l.m. e rende difficile anche solo stare in piedi.”

Alla raccolta, seguirà la lavorazione in cantina (pressatura, fermentazione, spumantizzazione, imbottigliamento), dove entrano in campo la sapienza enologica maturata negli anni, tecniche tradizionali ma anche tecnologie all’avanguardia.

Vendemmia. Foto arch. Andreola


Qual è la fase più delicata e perché?
“Anche se tutte le fasi di lavorazione sono importanti e delicate, particolare attenzione richiede la selezione delle uve e la prima fermentazione, poichè da queste dipende la riuscita di un prodotto eccellente. E’ un momento fondamentale nel quale entrano in comunicazione la fase agricola, dove intervengono viticoltore e agronomo, e quella di trasformazione, che avviene in cantina sotto il mio controllo enologico”.

L’azienda agricola prende il nome dalla nonna paterna, Orsola Andreola. In questi ultimi anni è stata realizzata una nuova cantina con un nuovo impianto produttivo, una linea di imbottigliamento e di stoccaggio.

Quanto ha inciso l’innovazione nei processi di lavorazione?
“La tecnologia ha permesso di migliorare i processi produttivi ma, nel nostro caso, non sostituisce il lavoro dell’uomo. Le lavorazioni rimangono artigianali. La mano dell’uomo è fondamentale per garantire la qualità e fare in modo che i nostri vini mantengano e rispecchino le caratteristiche originarie del territorio a cui appartengono”.

arch. Andreola

E per quanto riguarda l’impegno dell’azienda in termini di sostenibilità?
“Il 90% delle uve che utilizziamo proviene da vigneti di proprietà e la restante parte da conferitori,  sulla base di contratti decennali se non ventennali, tutti sotto la mia personale supervisione e del mio staff.
Sia in campagna che in cantina vengono attuate pratiche agronomiche che limitano il più possibile l’utilizzo di sostanze chimiche, garantendo, allo stesso tempo,  condizioni ottimali di crescita dell’uva nel suo ciclo vitale; in cantina – inoltre – non viene utilizzato nessun filtro e stabilizzante chimico o animale, lavoriamo coadiuvati dalla tecnologia per il controllo delle temperature usando procedimenti meccanici. L’impegno dell’azienda è volto a porre sempre più attenzione in termini di sostenibilità e rispetto del territorio per questo ci avvaliamo di pannelli solari e  utilizziamo il più possibile materiali riciclati come vetro e carta.”

In cosa hai sempre desiderato caratterizzare i tuoi vini?
“La filosofia di Andreola è incentrata sulla qualità che si ottiene con un costante lavoro di supervisione e controllo di ogni passaggio e grazie a una lavorazione particolarmente attenta e rispettosa di quello che la natura ci offre. In ogni singola bottiglia cerchiamo di esprimere le caratteristiche originarie dei Valdobbiadene Docg: l’agilità e la morbidezza, la sapidità e la cremosità al palato, i profumi intensi e fruttati.”

Come già detto da Stefano, in altra occasione, “il Prosecco è pura attenzione!”

arch. Andreola

Gli ultimi riconoscimenti

A luglio, la guida del Touring Club Italiano “ViniBuoni d’Italia 2019“, curata da Mario Busso e Alessandro Scorsone, unica nel panorama italiano e internazionale dedicata ai vini da vitigni autoctoni o di antica coltivazione del Belpaese, ha assegnato il massimo riconoscimento al Mas de Fer – Rive di Soligo, Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Extra Dry Andreola,  100% da vitigno Glera,  frutto esclusivo delle colline di Col de Fer e San Gallo, situate a 450 metri sul livello del mare.

Nello stesso mese, il 26° Mondial des Vins Extrêmes, unico concorso al mondo dedicato ai vini di montagna, ha premiato con la Medaglia d’Argento il Dirupo Extra Dry – Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Andreola, nella categoria “Vini Spumanti”. Il concorso è stato organizzato dal Cervim, organismo nato con lo specifico compito di promuovere e salvaguardare la viticoltura eroica.
La cerimonia di premiazione si terrà a  Palazzo Madama, a Torino, domenica 23 settembre.

 

Simonetta Quirtano