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1 Aprile 2021

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Cultura · Alpi Occidentali · Aree Montane · Italia · Piemonte

Walter Bonatti. Nel decimo anniversario della scomparsa, una mostra lo celebra

Walter Bonatti. Fonte: Museo Montagna Torino, mostra Stati di grazia

“Walter Bonatti. Stati di grazia. Un’avventura ai confini dell’uomo”, in mostra dal prossimo giugno al Museo Nazionale della Montagna di Torino

Quest’anno ricorre il decimo anniversario della scomparsa di Walter Bonatti, grande alpinista ed esploratore che dell’avventura ha fatto la propria vita.

E proprio a lui, alle sue imprese avventurose e alle sue esplorazioni introspettive, è dedicata la mostra Stati di grazia. Un’avventura ai confini dell’uomo, visitabile a partire dal prossimo giugno al Museo Nazionale della Montagna di Torino.

I contenuti dell’esposizione, usando le parole del Presidente generale del Cai Vincenzo Torti, raccontano un Bonatti «lontano dagli stereotipi e dalle celebrazioni, da conoscere attraverso una nuova prospettiva».

I curatori, Angelo Ponta e Roberto Mantovani, hanno spiegato a M360 che la mostra intende evidenziare «il filo che lega le avventure e le emozioni di Walter Bonatti attraverso le sue parole, le sue fotografie, i suoi oggetti, diversi documenti e attraverso la proposta di alcuni degli ambienti in cui si immerse: le grandi pareti delle Alpi, le foreste, i vulcani, il mondo dei ghiacci». A essere studiata, indagata e raccontata, è dunque la dimensione più intima e umana di quell’esploratore che aveva trasformato l’avventura nell’oggetto della sua narrazione. La direttrice del museo Daniela Berta si focalizza sul prezioso archivio che è all’origine della mostra, composto da 63 metri lineari di documenti cartacei e 150mila fototipi, oltre a materiali raccolti durante l’attività alpinistica ed esplorativa, libri, premi e documentazione varia.

cover Montagna 360, aprile 2021, speciale mostra Walter Bonatti. Stati di grazia

Anteprima internazionale sulla rivista del Cai Montagne260

Il numero di aprile della rivista del Cai Montagne360, anticipa in anteprima internazionale i contenuti della mostra. I contenuti vanno oltre il ritratto del grande alpinista, le cui scalate sono ben note, ed evidenziano, come scrive il direttore Luca Calzolari, «la curiosità che lo ha spinto a conoscere luoghi e persone, e a costruire un rapporto con la natura caratterizzato dalla ricerca, mettendosi in gioco da uomo privo di preconcetti».

Sfogliando le pagine della rivista, si potranno trovare le testimonianze di chi lo ha conosciuto, come quella del giornalista e scrittore Michele Serra, le vicende editoriali che lo hanno riguardato, e un contributo sui 14 anni di viaggi effettuati in collaborazione con la rivistaEpoca.