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25 Ottobre 2016

PlayAlpinismo

YOSEMITE, L’ISOLA CHE NON C’È. LEO HOULDING E “THE PROPHET” SU PLAYALPINISMO

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Leo Houlding, classe 1980 e simbolo internazionale del mondo dell’avventura, all’età di soli 18 anni è stato il primo britannico a scalare in libera El Capitan, nella Yosemite Valley, in California. A “tirare sulle prese”, Leo ha cominciato da bambino, prima in compagnia del padre e poi in palestra, sugli appigli sintetici, come fanno anche oggi molti ragazzini della sua età. A 16 anni ha conquistato il primato nell’ambiente giovanile britannico delle gare di arrampicate. Poi ha spiccato il volo. Vie nuove ovunque, alte difficoltà, avventure. Presto è stato notato dalla televisione, e in breve è diventato un personaggio cult del piccolo schermo, fotogenico, disinvolto e apprezzato da moltissimi appassionati dell’arrampicata. Houlding ha preso parte anche a spedizioni alpinistiche importanti in Himalaya e nella Terra di Baffin. E inoltre si è fatto una notevole esperienza nel base jumping, altra attività da brivido cui talvolta ricorre per rientrare a valle, al termine delle sue scalate. Nel 2010, dopo ben 10 anni di tentativi (e un buon numero di “voli”), Leo è riuscito a venire a capo a un suo grande progetto, lo stesso raccontato nel film: The Prophet. Un vero e proprio capolavoro dell’arrampicata, su una via durissima, che oppone difficoltà tecniche di E9 7a, 5.13d R, 8b+ ed è caratterizzata da due tremendi tiri chiave. A giudizio del protagonista, si tratterebbe della «wildest climb I’ve ever been on». Un bel traguardo. Ma certamente non la fine di una carriera. Tre anni più tardi, per dire, Houlding sarebbe stato di nuovo protagonista di un altro grande exploit: con alcuni compagni fidati, avrebbe infatti portato a termine un’altra prima ascensione da brivido (letteralmente, considerando la latitudine…) sulla cresta nord est dell’Ulvetanna Peak, nella Queen Maud Land in Antartide.

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