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14 Aprile 2022

Cultura · Mondadori · Narrativa

Mauro Corona

Quattro stagioni per vivere

La storia di una conversione umana in mezzo alla Natura nella solitudine più estrema

Per sostentare la madre malata, Osvaldo ha bisogno di carne, e parte a caccia di camosci. Si prepara a passare parecchio tempo nel freddo del bosco, quando si imbatte in quello che sembra un enorme colpo di fortuna. Un camoscio appena ucciso, e sepolto nella neve dai cacciatori, che verranno a riprenderselo. Osvaldo cede alla tentazione, e prende il camoscio. Non ci vorrà molto perché i legittimi proprietari, i gemelli Legnole, due brutte persone, di corpo e di anima, e per di più stupide, vengano a sapere chi ha rubato il loro camoscio. E decidono che il colpevole dovrà pagare con la morte. Inizia così per Osvaldo un anno di vita in mezzo ai boschi e alle montagne, tra agguati, pedinamenti, rischi mortali, in fuga dalla ottusa follia dei gemelli, fino al sorprendente finale.

Mauro Corona, ispiratissimo, ci regala un romanzo travolgente, ricco di colpi di scena, e animato da personaggi tanto realistici quanto archetipici. Attraverso la fuga di Osvaldo, Corona racconta lo scorrere delle stagioni, costruisce un romanzo di colori (il bianco della neve, il rosso dell’autunno, il giallo dell’estate) e riflette sul potere salvifico della natura: Osvaldo, anche se in fuga, anche se braccato, anche se affamato, sarà felice in mezzo ai suoi boschi.

L’Autore

Come ogni anno il grande narratore delle montagne e della natura, torna a dire la sua sul mondo e a raccontarci una storia. Questa volta narra di Osvaldo, un uomo che cede ad una tentazione e si ritrova in grande pericolo per la sua vita. La sua fuga nei boschi è una commistione tra brividi e immersione nella natura.

A vedersi parare di fronte uno come Mauro Corona, si direbbe che il suo mestiere siano ancora le scalate, non i libri. Barba ispida. Capelli lunghi ma raccolti nella bandana in modo che non siano d’impaccio durante la salita. Canottiera a lasciar libere le braccia muscolose per l’arrampicata. E infatti proprio questo è stato il suo lavoro per molto tempo, insieme alla scultura, di cui per diversi anni Corona è stato prima allievo dei maestri del suoi luoghi (in particolare i villaggi attorno alle falesie di Erto, in Friuli) poi artista lui stesso. Prima che il suo vero lavoro diventasse la scrittura.

Perché il Corona scrittore nasce tardi, a 47 anni, quando un quotidiano del settentrione comincia a pubblicare i racconti di questo signore burbero e barbuto riscuotendo ottimi riscontri dal pubblico. Così, la narrazione di storie comincia a farsi largo nella vita di Mauro Corona. Sul fondale di quasi tutte le sue opere, specialmente nelle prime, si staglia la sciagurata diga del Vajont, monito del male che l’uomo può fare quando non sa far pace con la natura. E i libri di Corona piacciono: puntualmente arrivano in vetta alle classifiche.

La consacrazione definitiva giunge nel 2011, quando Mauro Corona vince il premio Bancarella con La fine del mondo storto (Mondadori). Tra storie di monti, boschi, laghi, piccoli trattati educativi, libri per bambini e favole allegoriche, ci perdiamo volentieri sui sentieri della sua bibliografia.

Mauro Corona – Quattro stagioni per vivere – Il cambiamento

“Perché è nato questo romanzo? Perché già in me era avvenuto questo cambiamento.”

Quattro stagioni per vivere di Mauro Corona è in tutte le librerie

Pubblicato da Mauro Corona su Lunedì 4 aprile 2022


Quattro stagioni per vivere

Autore: Mauro Corona

Editore: Mondadori - Segrate (MI) - 2022

Pagine: 288

Prezzo di copertina: € 19.5


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