MENU

3 Giugno 2020

Alpinismo e Spedizioni · Freestyle e Freeride · Ski · Vertical · Sperling&Kupfer · Narrativa

Carlalberto Cala Cimenti

Sdraiato in cima al mondo

La mia storia dalla vetta del Nanga Parbat all'inferno del Gasherbrum VII

Dopo aver affrontato una delle esperienze più dure delle sua vita, la guarigione dal Coronavirus, esce  il primo libro del noto alpinista torinese Cala Cimenti: il racconto del suo lungo viaggio iniziato sul Nanga Parbat e terminato alle pendici del Gasherbrum VII

Sabato 20 luglio 2019, Ghiacciaio del Gasherbrum. Cala Cimenti, scalatore e sciatore d’alta quota, è appena arrivato sulla cima dell’inviolato G7. È il primo a mettere piede lassù: l’entusiasmo è alle stelle e i suoi sci reclamano la prima discesa su quella parete immacolata. È molto ripido e la neve è dura. Ma l’ebbrezza e l’adrenalina non lo distraggono, lo mantengono vigile e attento. Finita la discesa, Cala si guarda intorno e prende la macchina fotografica per filmare il suo compagno di scalata, Francesco Cassardo. Ma un urlo strozzato rapisce la sua attenzione: Francesco sta cadendo. Testa e piedi, testa e piedi: in un susseguirsi di capriole, acquista subito velocità, e presto la montagna ammantata di bianco si colorerà del suo zaino, dei suoi vestiti e di macchie rosse.
È da qui che comincia la narrazione dell’avventura di Cala e del suo lungo viaggio, iniziato sul Nanga Parbat e terminato alle pendici del Gasherbrum VII. È l’estate del 2019 quando Cala decide di partire per questa doppia impresa. Prima tappa, il Nanga Parbat: la nona vetta più alta del mondo, soprannominata «la montagna assassina» per via dell’elevato numero di scalatori che non hanno più fatto ritorno, era diventata un sogno proibito. Insieme a una coppia di alpinisti russi, Vitaly e Anton, Cala affronta la montagna senza scrupoli. La loro compagnia, goliardica e divertente, rende più lievi le giornate, ma non le salite. Perché, tra percorsi quasi impraticabili e valanghe improvvise, il maestoso e maledetto Nanga mette Cala a dura prova, ponendogli di fronte ostacoli e imprevisti. Ma la ricompensa, vista dagli 8.126 metri della cima, è immensa.
Sarà il G7, la seconda tappa, a fargli vivere una delle più terribili avventure della sua vita: dopo la caduta accidentale, Francesco rischia di morire in modo impietoso. Il tributo, fisico ed emotivo, richiesto a Cala per salvare il compagno è davvero grande: i soccorsi non riescono ad arrivare e le notti si susseguono a temperature gelide e senza tenda. Sarà grazie alla collaborazione con la moglie Erika dall’Italia che riuscirà a mantenere il sangue freddo e ad aspettare i soccorsi che, infine, porteranno in salvo Francesco. Una storia di avventura e perseveranza, di amicizia e di amore, di coraggio e di speranza.
“Sdraiato in cima al mondo” di Carlalberto “Cala” Cimenti, è un’edizione Sperling & Kupfer.
IL VIDEO DELLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO REALIZZATA DA CALA CIMENTI

L’Autore

Carlalberto ‘Cala Cimenti’ è uno scalatore e sciatore estremo. Sportivo e amante dei viaggi, sin da bambino ha fatto esperienze in alta quota sciando e scalando le più alte cime delle Alpi. Crescendo amplia i suoi orizzonti verso i colossi himalaiani. Dopo una prima esperienza sul Cho Oyu, che scala in modo tradizionale, decide di utilizzare gli sci per le successive spedizioni: Manaslu, Dhaulaghiri, Nanga Parbat. Tra i progetti realizzati spiccano l’onoreficenza Snowleopard, primo e a oggi unico italiano ad averla conseguita, e il raggiungimento dell’inviolata vetta del Gasherbrum VII con la prima discesa integrale in sci.


Sdraiato in cima al mondo

Autore: Carlalberto Cala Cimenti

Editore: Sperling&Kupfer - Segrate (MI) - 2020

Pagine: 208

Prezzo di copertina: € 17.9


TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: