UNIVERSIADE E CINEMA. Appuntamento con "Chasing Ice" il 14 dicembre

Universiade e Cinema. Appuntamento con “Chasing Ice” il 14 dicembre

Le gare della 26^ Universiade invernale, ospitate fino al 21 dicembre dal Trentino, saranno vetrina dei tre festival internazionali di cinema – il Trento Film Festival, il Festival Religion Today e la Rassegna Internazionale di Cinema Archeologico – che da diversi anni si sono messi in rete attraverso il progetto “CinemAMoRe”, promosso dal Servizio Attività Culturali della Provincia autonoma di Trento, con l’intento di valorizzare il patrimonio filmico dei propri archivi.

In occasione delle Universiadi invernali i tre festival hanno organizzato alcune serate nelle diverse sedi delle gare nel corso delle quali saranno presentati al pubblico, agli atleti e ai volontari protagonisti delle Universiadi trentine alcuni dei più spettacolari documentari proposti dai tre festival trentini.

Il primo di questi appuntamenti è in programma sabato 14 dicembre a Baselga di Pinè al Centro Congressi Pinè 1000 alle ore 21.00. Baselga di Pinè ospita le competizioni di pattinaggio, sull’anello olimpico di Miola e non a caso al centro della pellicola che sarà proiettata vi è appunto “il ghiaccio”. Ma non quello che si scioglie sotto le lame dei pattinatori in azione, ma più drammaticamente per effetto del riscaldamento globale negli emisferi polari.

CinemaAMoRe proporrà in questa serata il documentario ”Chasing Ice”, il più drammatico e altamente spettacolare documentario che testimonia gli effetti del “global warming” sui ghiacci polari, già evento speciale del 61° Trento Film Festival.
Il pluripremiato documentario del regista statunitense James Balog nel 2012 ha incantato la giuria del celebre Sundance Film Festival che gli ha attribuito l’Excellence in cinematography Award quale miglior documentario americano del 2012.

Scheda del film

Nella primavera del 2007 James Balog, importante fotografo del “National Geographic”, decide di mettersi in viaggio verso il Polo Nord con lo scopo di effettuare una documentazione fotografica senza precedenti: un archivio di immagini che mostri in modo evidente i danni provocati dal riscaldamento globale. Il risultato è un’avventura straordinaria, e uno dei reportage più letti nella storia della rivista. La ricerca è stata inoltre il punto di partenza dell’Extreme Ice Survey, il più importante progetto fotografico sui ghiacciai mai concepito, per registrare i mutamenti in tutto il pianeta anno dopo anno.