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3 Agosto 2017

Altri · Fly · Video Action · Europa

VIDEO. Carlos Torija: record di salto con la corda, 571 m a Kjerag

Il maestro di sci madrileno di 33 anni, racconta a Desnivel la sua esperienza di volo

Carlos Torija, il 6 luglio scorso ha battuto il record di salto con la corda, saltando 571 m a Kjerag.

L’atleta, 33 anni, vive a Hoyo de Manzanares, un villaggio nella Sierra di Madrid, anche se trascorre metà della  sua vita tra i Pirenei e in viaggio per saltare. In inverno, insegna sci a Baqueira Beret ed è testimonial di “Dream Walker”, il progetto di salto con la corda nato in Polonia, basato sulla caduta libera controllata, praticata da Dan Osman. Osman morì il 23 novembre del 1998 all’età di 35 anni, dopo che la sua corda si spezzò mentre tentava di battere il record stabilito da lui stesso (305 m) pochi giorni prima, presso la Leaning Tower, una formazione rocciosa alta 700 metri situata nel parco nazionale dello Yosemite.

“Sono sempre stato molto inquieto e sportivo, questa accoppiata con il mio interesse per sperimentare nuove sensazioni mi ha portato a praticare ogni tipo di sport: arrampicata, Slackline-Highline, immersioni, paracadutismo, salto con la corda. Arrampicata, slackline e highline con cui ho iniziato, sono stati la base della mia formazione mentale, molto importante in questi sport “, spiega Carlos Torija.

“Prima di tutto, ho provato a saltare…”. “E’ stata un’esperienza che ha segnato un prima e un dopo nella mia vita e da allora non ho più smesso di saltare. Quando sei faccia a faccia con le tue paure ti senti inarrestabile e tutto quello che hai visto da lontano e quello che sogni, improvvisamente diventa tangibile e a portata di mano. “

Il 6 luglio, tutto ciò si è cristallizzato in un record di salto con la corda a Kjerag (Norvegia). Dopo un mese di tentativi quel giorno ha fatto un salto di 571 metri con un dislivello totale di 424 metri in caduta libera.

Il record mondiale precedente era detenuto da un gruppo di russi con un salto di 392 metri in caduta libera con un dislivello totale di 486 metri, dal ponte Siduhe,  in Cina, nel 2015.

Come è nata questa passione

“Ho iniziato con piccoli salti e gradualmente, facendo paracadutismo, compiendo salti sempre più grandi. Un salto di questa natura richiede un sacco di tempo di preparazione e di formazione. Per fare questo, ho combinato salto con le corde, in aereo e nella galleria del vento. Volare con le stringhe non è facile, inoltre, più aumenta l’altezza più diventa pericoloso. Dopo i primi 4 secondi, l’aria abbinata alla velocità diventa un fattore molto importante da valutare. Forza e resistenza con cui si deve affrontare l’impresa richiedono grande controllo e concentrazione, poiché ogni movimento del corpo ha un effetto. A queste difficoltà, bisogna aggiungere i molti metri di volo.

Fin da quando ero piccolo, Dan Osman, era un punto di riferimento per me. L’arrampicata è sempre stata molto presente nella mia vita e poi, non cercato, è venuto il salto con la corda. Era pazzesco guardare i video dei suoi salti fatti in Yosemite negli anni ’90; aveva una mente speciale. Ha aperto la strada al salto con la corda, cosa non semplice, come ho già detto prima… ci sono molti piccoli dettagli importanti da tenere a mente affinchè tutto funzioni correttamente. Egli fu il primo a sviluppare e a sperimentare questo tipo di salti e purtroppo, in  uno di loro, è morto.

Preparazione

“In primo luogo, è necessario visitare la zona, controllarla con droni e laser  per misurare distanze e quindi essere in grado di analizzare attentamente tutto e sapere esattamente che cosa è necessario per fare il salto. Poi devi gestire le autorizzazioni per la realizzazione del progetto. Noi di solito scegliamo  famosi punti BASE jumping.”

Il salto con la corda è uno sport di squadra

“Il salto della corda è uno sport di squadra. Assemblaggio e il complesso controllo del sistema di corde e la piattaforma è di vitale importanza. E’ quindi molto importante avere dalla tua parte i migliori professionisti, perché sono loro che rendono possibile il salto. Il “saltatore”,  in questo caso è solo un altro pezzo dell’attrezzatura.

In Norvegia le condizioni ambientali non ci hanno accompagnati: abbiamo avuto vento, acqua, neve e temperature basse, durante i giorni di preparazione delle attrezzature e del sistema. Abbiamo avuto solo un mese per realizzare il progetto e la pioggia non si è fermata! Abbiamo dovuto attendere una finestra i bel tempo, durata tre giorni, per iniziare i test.

 Ho fatto circa 20 salti in quei 3 giorni. Ogni salto, con più metri di corda, è stato come un nuovo salto. Psicologicamente è molto difficile: si deve mantenere la mente libera e molto concentrata su quello che devi fare. Il salto-record  è stato di 571,7 metri, 424,8 metri di caduta libera… ancora difficile da credere.”

Abbiamo già diversi progetti in mente per il prossimo anno…  Lo scopo di “Dream Walker è quello di fare il giro del mondo toccando 80 punti di salto.”

Fonte e approfondimento

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