Il filmmaker Elia Saikaly, impegnato a documentare il tentativo invernale sul K2 dei pakistani Mohammed Ali Sadpara, Sajid Ali Sadpara e dell’islandese John Sorri, tre giorni fa ha pubblicato alcune affascinanti immagini dell’ottomila, riprese dal Campo Base.
“C’è una finestra di tempo favorevole il 4 e il 5 [febbraio] e i giorni che la precedono sono accettabili. Tutti in Pakistan al campo base del K2 parlano delle previsioni del tempo e bisogna seguirle e fidarsi dei rapporti: la tua vita dipende da questo”, scrive l’operatore canadese sul suo instagram.
“Fa freddo lassù. Veramente freddo. Le temperature scendono a -30° C al campo base mentre dormi e diventa sempre più freddo man mano che sali più in alto, in particolare con l’altitudine e la pressione estreme.”
“È difficile credere che siamo qui solo da due settimane. Da quando siamo atterrati al campo base, non ho smesso di filmare. Il piano era di prendersela comoda, ma come sono sceso dall’elicottero è stata attivata un’operazione di ricerca e soccorso per uno scalatore scomparso e da allora è stata marcia in quota.”
“Il K2 è assolutamente magnifico ed è anche spietato, soprattutto in inverno. Quindi procederemo con attenzione, in quota, ci guarderemo attorno e vedremo dove ci porta l’avventura narrativa.”
“La connessione internet è scarsa qui, quindi mi scuso per non essere costante negli aggiornamenti.”
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