In questo video del regista Billy Yang,  l’evoluzione del leggendario corridore di ultramaratona americano Anton Krupicka.

Dopo un’estenuante battaglia contro infortuni e demoni interiori, alla ricerca di motivazioni e tempo per allenarsi, Anton torna alla gara che un tempo lo trasformò in una leggenda vivente: la ‘100 miglia di Leadville’

Il 19 agosto 2006, l’allora 23enne Krupichka corse le 100 miglia a Leadville in 17:01:56, concludendo la gara un’ora e 45 minuti prima del secondo classificato.

Fu la sua prima ultramaratona, quella che  rese questo runner barbuto a dorso nudo una leggenda in questo sport.

Anton continuò a correre fino al 2015, quando fu travolto da diversi problemi di salute. Tutto iniziò con una frattura da stress e si concluse con una lesione al tendine d’Achille. Fu così costretto a chiudere la sua carriera di maratoneta, ma scoprì nuovi sport e  maturò nuove esperienze.

“Sono un ragazzo scalzo e senza maglietta che corre in montagna”, affema Krupicka nel video. “Ma non sarebbe strano se fossi rimasto lo stesso  10-15 anni dopo?”

Quindici anni dopo la sua prima ‘Leadville 100 Mile’ e la sua prima ultramaratona, all’edizione 2021 Krupicka è passato dal 21° posto a May Queen (miglio 13), al secondo, prima di essere superato da Matt Flaherty poco prima del traguardo. Krupicka ha tagliato il traguardo al terzo posto in 17:07:55, solo sei minuti in più di quando vinse quindici anni e mezzo fa, e su un percorso che si è leggermente allungato nel corso degli anni.

L’ultima intervista di MountainBlog ad Anton Krupicka – 2019