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6 Agosto 2021

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Video Action · Resto del Mondo

VIDEO. “The Alpinist”. Omaggio a Marc-André Leclerc, talento dell’alpinismo in solitaria – Official Trailer

Il 23enne  alpinista canadese  Marc-André Leclerc,  ha realizzato alcune delle salite in solitaria più audaci della storia.

Ora, un film-documentario, diretto dal regista Peter Mortimer, gli renderà omaggio. L’uscita è prevista per fine autunno negli USA. Questo è il trailer.

La Sender Films iniziò le riprese del film  prima della tragica morte di Leclerc, avvenuta nel 2018. La società di produzione americana, nota per  “Valley Uprising” e “The Dawn Wall”, ha deciso di completare questo lavoro cinematografico.  “The Alpinist”, vuole essere un vibrante tributo all’alpinista  canadese che ha scalato sulle più grandi pareti del Nord America e della Patagonia.

Scomparso con Ryan Johnson nel marzo 2018 in Alaska all’età di 25 anni, Marc-André Leclerc lasciò  un grande vuoto dietro di sé.  Nel film, “The Alpinist”, sono state raccolte le testimonianze di Sean Villanueva, Jeff Mercier, David Smart, Alex Honnold, Barry Blanchard e Reinhold Messner.

Marc-André Leclerc era considerato uno dei più talentuosi e audaci alpinisti della sua generazione. Forte scalatore amante della montagna, discreto nelle sue salite, il canadese divenne celebre per le sue importanti solitarie nella regione delle Cascades (British Columbia) prima, e in Patagonia poi. Realizzò, in particolare, una trilogia di solitarie invernali  sulle più grandi pareti del gruppo del Torre (Cerro Torre, Aguja Standhardt, Torre Egger).

Nel 2015 salì in solitaria “The Corkscrew” (1200 m / 6b-A1) al Cerro Torre in 18 ore (salita e discesa). Rolando Garibotti, esperto della Patagonia,  all’epoca la descrisse come la solitaria più dura mai realizzata su questa mitica vetta. Leclerc proseguì con “Tomawak” (450 m / M7-WI6) ed “Exocet” (500 m / WI5-M5 +) per completare la seconda salita in solitaria dell’Aiguille Standhart, prima di concludere con la prima salita invernale in solitaria della Torre Egger dalla parete est. Il canadese aveva al suo attivo anche il primo skyline del gruppo del Cerro Torre (Travesia del Oso Buda; 1200 metri/90° -M6-6a+ -C1), nel 2015 con Colin Haley.

All’età di 25 anni, andò in Alaska per unirsi allo scalatore Ryan Johnson,  per una prima salita fuori Juneau. Non sono mai tornati e una ricerca frenetica di nove giorni lasciò più domande che risposte. Gli ultimi giorni di Marc-André Leclerc. Approfondimento

Nel febbraio 2019 l’americana Brette Harrington (fidanzata di Marc-André, anche lei appassionata di solitarie) gli rese omaggio insieme al canadese Quentin Lindfield Roberts portando a termine il progetto che Leclerc aveva immaginato alla Torre Egger. Brette e Quentin aprirono una via chiamata “MA’s Vision” (7b/+, WI4, M5 – 950 m).

 

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